Giornata interlocutoria sui mercati azionari italiano ed internazionali.
La seduta ha registrato come migliore piazza quella di Milano con gli indici FTSE-MIB e FTSE IT All-Share che chiudono entrambi con il segno positivo anche se molto modesto, rispettivamente a 19087,5 (+ 0,16%) e 20905 (+ 0,05%), mentre i listini continentali chiudono tutti in modesta negatività, con Amsterdam e Parigi che perdono più di tutti ( - 0,50% ca.), con Francoforte, Madrid ed EUROSTOXX50 che perdono intorno al – 0,35% ed infine Zurigo con un – 0,08%.
Milano e Madrid hanno beneficiato delle decisioni prese, da parte della BCE nella riunione del 19 gennaio e rese pubbliche quest’oggi, circa “una certa flessibilità negli acquisti di titoli” cosa che potrebbe indurre la Banca Centrale ad acquistare titoli di Stato dei Paesi cosiddetti “più deboli” sforando, in determinati momenti di particolare pressione sul mercato dei BOND dei suddetti Paesi, il tetto massimo previsto ovviamente l’intervento avrebbe carattere di temporaneità.
Per quanto riguarda i mercati azionari USA, la seduta odierna sembra interrompere la sequenza di sei giorni al rialzo consecutivi sia per l’S&P500 che per il DOW e ben 10 giorni di rialzo consecutivi per il NASDAQ100, ovviamente parliamo di uno stop modestissimo viste le percentuali di perdita, che al momento sono del - 0,30% ca. per NASDAQ100 e DOW e - 0,40% ca. per l‘S&P500, nulla osta che in chiusura questi indici possano anche ritornare alla parità.
A livello macro da registrare le uscite continue di dati positivi, ieri con gli ottimi CPI di gennaio usciti a + 0,6% contro attese per un + 0,3% ed anche il dato “core ex food & energy” uscito a + 0,3% contro attese per un + 0,2% ed anche buoni i dati sulle vendite al dettaglio sempre di gennaio usciti a + 0,4% contro attese per un + 0,1% ed il suo dato “core ex-auto” uscito a + 0,8% contro attese per un + 0,4%.
Mentre nella giornata odierna i dati settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione sono aumentati di 5.000 unità a 239.000 rispetto alla settimana precedente, ma nettamente meno delle previsioni che si attestavano a 245.000. Questo dato registra ben 102 settimane consecutive nelle quali le richieste sono state al di sotto della soglia chiave di 300.000, il periodo più lungo dal 1970 !!
In rialzo anche i dati sui permessi di costruzioni ed avvio dei nuovi cantieri edili, infine il dato sul sentiment manifatturiero rilevato dalla FED di Philadelphia uscito a + 43,3 contro attese per un + 18.
Infine uno sguardo al nostro Portafoglio azionario nel quale andiamo a registrare, quest’oggi, un ottimo ingresso sul titolo AEFFE, che quasi raggiunge il nostro livello di TARGET50%, ed una vendita in leggero PROFIT sul rimanente 50% della posizione sul BRUNELLO CUCINELLI….che ringraziamo!!
- BRUNELLO CUCINELLI (IT0004764699) A 20,43.
- AEFFE (IT0001384590) A 1,34.