Aggiornamento flash sui mercati azionari italiano ed internazionale causa mancanza di linea internet nella giornata di ieri.
Dopo la seduta negativa di ieri l’altro sui mercati mondiali (forte la perdita sui nostri FTSE-MIB e FTSE IT All-Share grazie soprattutto al settore bancario ) ieri mattina sui listini europei si notava un piccolo recupero (più ampio sui listini italiani vista la perdita di ieri), ma poi a metà mattinata iniziava un lento ma continuo declino fino a chiusura di seduta in scia anche alle perfomance negative dei listini USA, con il DAX (peggiore in assoluto) che lasciava sul parterre il – 1,25% seguito dall’EUROSTOXX50 con – 0,99%, a seguire ancora i nostri FTSE-MIB (- 0,90%) e FTSE IT All-Share (- 0,85%) che non riuscivano a recuperare le pesanti perdite di ieri l’altro, infine il CAC40 a – 0,75%, l’IBEX a – 0,49% e con un modesto – 0,35% lo SMI svizzero.
A livello macro il dato del preliminare del CPI europeo anno/anno è risultato buono con un + 1,8% contro attese per un + 1,5%, meno buono il dato ”core ex food, energy, drink & tobacco”” fermo a + 0,9%. Da segnalare i brutti dati tedeschi sulle vendite al dettaglio di dicembre uscito a – 0,9% contro attese per un + 0,6%.
Per quanto riguarda i mercati USA di ieri, dopo un’apertura in gap down le perdite si amplificavano nel corso della seduta grazie anche alle dichiarazioni di Trump contro tutti i principali partner commerciali rei di “manovrare i mercati monetari” svalutando le proprie monete aumentando a loro favore l’avanzo commerciale nei confronti degli USA.
Gli indici arrivavano a perdere oltre il – 1% per poi recuperare buona parte delle perdite nell’ora finale di contrattazione per il DOW Jones che chiudeva a 19864 (– 0,54%), mentre l’S&P500 ed il Nasdaq100 recuperavano tutte le perdite chiudendo rispettivamente a 2278,87 (- 0,09%) e 5116,77 (- 0,23%).
A livello macro da segnalare l’uscita del brutto Chicago PMI di gennaio a 50,3 contro attese di 55 e 53,9 del mese precedente, mentre oggi sono previsti in uscita i dati ISM manifatturieri e la riunione del FOMC in materia di tassi, ma non si aspettano manovre in tal senso.
Infine uno sguardo al nostro Portafoglio azionario nel quale ieri l’altro abbiamo registrato l’uscita in STOP secco sul titolo USA, LEIDOS, e ieri l’uscita quasi a pareggio sul restante 50% della posizione sul titolo italiano BANCA GENERALI.
- LEIDOS (US5253271028) A 48,84 $.
- BANCA GENERALI (IT0001031084) A 23,58.