Troppo recente la fusione per avere dati certi. C’è chi prevede “dividend yield” elevati e chi è prudente. Intanto però il titolo si dimostra uno dei più reattivi sul mercato, con una volatilità oltre il 30%.
Cedole & dividendi
L’ipotesi di un dividendo – seppur esiguo – non può essere esclusa, anzi sembra quasi certa: per Banco Bpm si tratta di un’attesa importante relativamente all’esercizio 2017. Sarebbe infatti una decisiva conferma del profondo risveglio di un istituto di credito che sta vivendo fasi di totale riorganizzazione, dopo la fusione fra Banco Popolare e Bpm, avvenuta a inizio anno. La statunitense Citigroup aveva addirittura ipotizzato nei mesi scorsi l’importo di un dividendo a 0,09 euro, con aumento a 0,16 euro per l’anno 2018. Alla quotazione attuale ciò vorrebbe dire per l’azione Banco Bpm un dividend yield del 3,3% per l’esercizio in corso e del 5,9% per quello del prossimo anno. Davvero delle performance di tutto rilievo, certamente impensabili soltanto qualche tempo fa. Da notare però che altri analisti sono meno ottimisti e valutano il dividendo 2017 a 0,02 euro. Le previsioni di Citigroup sono quindi irrealistiche? Difficile dirlo, poiché oggi l’impegno della banca è concentrato sul piano dismissioni di Npl, che potrebbero salire da 8 a 11 miliardi di euro. Fra l’altro è notizia proprio delle ultime ore che la Bce ha comunicato all’istituto italiano di aver superato i requisiti di patrimonializzazione fissati dalla vigilanza europea, nel corso del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale del cosiddetto Srep. Indicazioni quindi molto favorevoli, tanto più se si considera che al 30 settembre scorso, pur non includendo nessuna delle operazioni straordinarie in via di perfezionamento, il gruppo Banco Bpm superava tali requisiti prudenziali, registrando i seguenti coefficienti patrimoniali effettivi: 11,01% di Common Equity Tier 1 ratio e 13,86% di Total Capital ratio, secondo i criteri in vigore nel 2017.
Tutto questo lascia intendere come – in attesa di novità sul fronte dividendi – l’azione Banco Bpm vada vista oggi in chiave soprattutto di trading e lo conferma il movimento delle ultime sedute e ancor più l’analisi dei trend riferiti al 2017.
I numeri peculiari dell’azione Banco Bpm sono al presente i seguenti:
Quotazione |
+ / - da 2/1/17 |
Eps |
P/E |
Cash flow/azione |
2,70 € |
+8% |
0,03 € (stima 17) |
(*) |
(1) |
0,30 € (stima 18) |
8,56 (stima 18) |
Eps = Utili per azione - P/E = Rapporto prezzo/utili – (*) Non disponibile - (1) Per banche e assicurazioni questo valore non è indicato poiché poco significativo
Range 52 settimane: 2,16 € (24/2/2017) – 3,57 € (2/10/2017)
Il quadro dell’azione Banco Bpm appare quindi incerto e lo conferma il fatto che gli analisti siano abbastanza discordanti nelle valutazioni, suddividendosi in maniera analoga fra “buy”, “outperform” e “hold”, sebbene il “target price” sia quasi sempre alto, attestandosi fra 3,40 e 3,80 euro, con una media prevalente sui 3,50 euro. C’è un po’ di contraddizione sulle valutazioni del titolo, ma il tema considerato decisivo e che potrebbe costituire la spinta definitiva viene proprio dal piano Npl, sui cui tempi di smobilizzo si ipotizza la metà del 2018. Ogni successiva debolezza rappresenterebbe quindi un interessante livello di entrata in previsione di un annuncio che potrebbe essere accompagnato da ulteriori novità sul modello organizzativo post fusione. Da notare che proprio nelle ultime ore si sono espresse Mediobanca e Banca Imi con “target price” però differenti: 3,40 nel primo caso e 3,80 nel secondo. E’ la conferma di una situazione di incertezza in un panorama che interessa soprattutto chi fa trading.
Bond penalizzati
In un simile contesto vi è da registrare che si sta verificando una certa debolezza sul fronte obbligazionario, della cui origine si ipotizzano varie cause. Ecco al proposito alcuni titoli, tutti ad alto taglio, quotati su Borsa Italiana.
Scadenza |
Cedola |
Isin |
Quotazione |
Taglio |
Yield |
30/1/2019 |
4,25% |
XS1024830819 |
103,8 |
100.000 euro |
0,74% |
14/3/2019 |
3,5% |
XS1044894944 |
103,3 |
100.000 euro |
0,74% |
1/3/2021 |
7,125% |
XS0597182665 |
110,0 |
100.000 euro |
3,72% (1) |
31/5/2021 |
6,375% |
XS0632503412 |
108,2 |
50.000 euro |
3,77% (1) |
- (1) Lower Tier 2
-
Analisi grafica azione Banco Bpm
Area di forza |
Sopra 2,88 euro |
|
Breve periodo |
Supporto |
2,50 euro |
Breve periodo |
Resistenza |
2,69 euro |
Lungo periodo |
Supporto |
2,34 euro |
Lungo periodo |
Resistenza |
3,50 euro |
I parametri selettivi dell’azione Banco Bpm
Condizione nella selezione delle azioni |
Valore/Trend |
OK o KO |
Preferire azioni con P/E sotto a 15 |
n.d. |
n.d. |
Preferire azioni con Eps positivo |
0,03 |
OK, MA… |
Preferire azioni con payout sotto 75% |
n.d. |
n.d. |
Preferire azioni con “div. yield” oltre 3% |
? |
? |
Preferire azioni con dividendo in crescita |
? |
? |
In sintesi: la storia del terzo gruppo bancario italiano è troppo corta per disporre di numeri e ratio sufficienti a definire una situazione chiara in termini di redditività: ecco il perché dei tanti “n.d.” e “?”. Le previsioni sono positive, ma potrebbero diventare ultra positive. Occorre attendere più chiarezza sul bilancio 2017 e soprattutto novità dal fronte Npl. L’azione Banco Bpm merita quindi attenzione, sebbene nella fase attuale più in una visione di trading che di yield.
Questo report non costituisce sollecitazione all’investimento e contiene informazioni giornalistiche a puro scopo divulgativo.