Bond: volete yield dal 10 al 30% e oltre? Li abbiamo, ma…


Alcuni lettori chiedono maggiori rendimenti per i loro portafogli obbligazionari. Fattibile, purché si conoscano i limiti del sistema. Dalla prossima settimana comunque ogni sette giorni un titolo caldo, tutto per voi (sempre che…).

Cedole & dividendi

Sandro Mancini, costantemente attento alle richieste dei lettori di Lombard Report, mi segnala che alcuni chiedono alti e altissimi rendimenti obbligazionari, il che trova conferma in quanto varie società di asset management segnalano da tempo: gli italiani pretendono – secondo indagini sui clienti – yield dall’8 all’11% su base annua! Per quale motivo non accontentarli?

Non parlo mai di me, ma questa volta lo faccio per poche righe: dispongo di una banca dati (e non è Bloomberg) in grado di selezionare centinaia di migliaia di obbligazioni di tutto il mondo in ogni valuta, con l’aggiornamento delle quotazioni dei titoli presenti sull’“Otc” e perfino di quelli trattati sul cosiddetto “mercato grigio”.

Volete dei bond subordinati di banche kazake? Li ho.

Volete dei bond convertibili australiani? Li ho.

Volete tutti gli “inflation linked” in qualunque moneta? Li ho.

Volete confrontare gli high yield Usa? Li ho.

Perché quasi sempre non ne scrivo? Per due motivi:

1°) In base alle normative in vigore sono prodotti acquistabili solo da operatori cosiddetti “professionali”. Diventarlo non è arduo, ma richiede di soddisfare alcune condizioni.

2°) Sono titoli acquistabili quasi soltanto sull’”Otc”. Qui si apre una ferita profonda. Negli anni passati – prima che Emilio Tomasini mi chiedesse si collaborare con Lombard Report - stilavo ogni lunedì una ricerca sulle nuove emissioni e sulle occasioni di mercato pubblicata dai siti Internet del gruppo Brown (Finanza online, Finanza, Effe Magazine, ecc). Ogni lunedì scattava la stessa incessante richiesta da parte di persone diverse: dove posso comprare quei bond? Da un’indagine condotta a 360° mi sono reso conto che gli intermediari disponibili sono più di quanti non si creda (Sim, grandi banche “private”, piccole banche di nicchia) ma che il tutto dipende non dalla struttura ma dalla singola controparte, cioè dal bancario o dal promotore del caso, con le incertezze che ne conseguono.

C’è così chi ha comprato obbligazioni kazake, convertibili australiane “inflation linked” di tutto il mondo e high yield Usa (la lista potrebbe proseguire!) ma tanti sono rimasti a bocca asciutta.

E’ quindi evidente che creare aspettative non soddisfabili per una larga parte dei lettori sarebbe offendere la loro intelligenza. La richiesta tuttavia rimane.

Ecco allora che mi sono impegnato con Emilio e Sandro a pubblicare ogni settimana un’obbligazione calda, avvertendo però già oggi i lettori che:

1°) Se non potrete metterle in portafoglio la colpa non è nostra.

2°) Dovete evidentemente accettare che il rischio salga. E’ inevitabile.

3°) La ricerca di intermediari deve rivolgersi ad altri lidi rispetto a quelli classici delle piattaforme “banalizzate”. Non vorremmo sentirci dire: “Ma Fineco (è solo un nome) non me le compra!”.

4°) Non chiedeteci quali intermediari utilizzare. Per serietà morale (sono un giornalista professionista con esattamente 50 anni di lavoro sulle spalle) non farei nomi nemmeno sotto tortura. Sarebbe marketing e la parola finisce spesso per assumere altri connotati.

5°) Non segnalateci i subordinati di una o dell’altra banca. In Italia – complice una politica criminale – ci sono stati nell’ultimo anno 7 crac che hanno mandato in fumo 110 miliardi di euro. Di cui molti di risparmiatori onesti, stritolati dai giochi di poteri occulti. State attenti a quanto alcuni intermediari continuano a smerciare sul mercato.

6°) Oggi sono disponibili ottimi Etf che garantiscono un buon compromesso fra rendimento e rischio. Troppi investitori li trascurano.

7°) I profitti ancora per alcuni anni si otterranno diversificando le valute. Vi spiegheremo come nelle prossime settimane.

Fatte salve queste premesse, l’appuntamento inizierà dopo Natale. Con un impegno: chiunque abbia richieste particolari in tema obbligazionario non esiti a contattarci. Cercheremo in tutti i modi di accontentarle.