Borse sugli stramassimi e comunicati di Goldman Sachs sui pericoli di tali livelli e sulla possibilità di rapide inversioni. Ce ne sarebbe abbastanza per lanciarsi sui preziosi ed infatti il mercato aveva, con un timido rialzo, toccato quota 1300 $/oz per l'oro e ben oltre 17 $ per l'argento, ma i manipolatori ribassisti non potevano permetterlo in quanto poi si sarebbe innescato un rialzo schiacciato da loro da 18 mesi. Ecco quindi immediata la loro massiccia risposta: vendite pesanti per far rompere quota 1286 $ (media mobile a 200 gg) per l'oro e quota 16,85 $ per l'argento. Subito dopo avere infranto questi livelli la discesa è proseguita con forza.
Questo è l'ennesimo segnale che il mercato è (PER ORA) dominato dai ribassisti. Un giorno dovranno ricoprirsi e ci diverteremo ma per ora nessun segnale dall'analisi tecnica. I rialzisti hanno contro la potenza di banche colossali americane e la mancanza di regole sul Comex che permette a 8 banche di vendere (come dice Ted Butler) allo scoperto una quantità di argento che sfiora la produzione mondiale. I rialzisti si basano sul fatto che l'argento quota 16 $ ed era a 50 nel 1980, quando esistevano scorte strategiche ora vendute e gli utilizzi erano minori ed allora la "carta" sul mercato era una mini frazione di quanto circola attualmente.
Ma, pur sapendo che alla lunga i fondamentali hanno ragione (per ora) non arrivano segnali. Pazienza perciò anche se statisticamente dicembre è un mese favorevole.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)