Chiusura di ottava, quella di settimana scorsa, con gli indici USA che hanno ritoccato all’insù i rispettivi massimi storici grazie anche all’uscita degli importanti dati mensili sull’occupazione non agricola, dati che confermano un quadro economico in crescita moderata, ma costante, senza tensioni sul fronte inflattivo e dei costi salariali.
Nello specifico il dato di ottobre sui Nonfarm Payrolls è uscito a +261.000 contro attese per +310.000 ma il dato del mese precedente (causa uragani) è stato rivisto al rialzo di 55.000 unità tale da far allineare i dati nei due mesi con le aspettative degli analisti, stesso discorso per i nuovi occupati non agricoli del settore privato uscito a +252.000 contro attese per +303.000 cui si aggiungono gli occupati in più del mese precedente.
Il tasso di disoccupazione totale scende al 4,1% rispetto al 4,2% del mese di settembre, così come scendono (un po' a sorpresa) i dati sui salari medi orari 0.0 contro il + 0.5% del mese di settembre.
Inoltre da segnalare l’uscita al rialzo dei dati sugli ordinativi industriali di settembre usciti a +1,4% contro il +1,2% di agosto ed il +0,7% del dato “core ex-trasporti” contro il +0,6% del mese precedente.
Nulla di importante da segnalare in uscita nei primi giorni di questa settimana mentre a livello corporate abbiamo da segnalare l’OPA da 130 mld. $ della Società BROADCOM sulla rivale QUALCOMM ed il petrolio che tocca i massimi da due anni ad oggi facendo registrare un max. di 57,33 $/b.
A livello europeo mercati sempre tonici con l’indice tedesco DAX che stupisce sempre più continuando imperterrito la sua marcia sui massimi storici a conferma di un’economia che tira “alla grande” a dispetto di un paio di dati macro usciti questa mattina leggermente sotto le attese sui Markit PMI composite e servizi di ottobre rispettivamente a 56.6 ed a 54.7 contro attese per 56.9 e 55.2, mentre gli stessi dati a livello complessivo dell’eurozona riporta un lieve rialzo a 56.0 per il composite ed a 55.0 per i servizi, bene anche i dati sulla produzione industriale usciti a +0,6 su base mensile che porta il dato a +2,9% su base annuale.
Diamo ora un po' di numeri dei listini europei in chiusura di contrattazioni odierne, i migliori sono il FTSE IT All-Share a 25434,4 (-0,02%), il FTSE MIB a 23002,8 (- 0,03%) ed il DAX a 13468,8 (-0,07%), segue il CAC40 a -0,19%, l’EUROSTOXX50 a -0,21%, lo SMI a -0,36% ed infine l’IBEX a -0,40% mentre, al momento che scriviamo, in positivo i listini USA con il Nasdaq100 che fa segnare un + 0,24%, l’S&P500 un + 0,12% ed il DOW JONES un + 0,08%.
Infine uno sguardo al nostro Portafoglio azionario nel quale le performance dell’indice Nasdaq100 si ripercuotono su alcuni nostri titoli mentre per quanto riguarda i titoli italiani per pochi tick NON siamo andati in STOP secco sul titolo bancario BANCA IFIS a conferma che essendo un settore troppo volatile è meglio starne alla larga, ma qualche volta colpevolmente ci ricaschiamo, mentre in apertura abbiamo acquistato l’utility romana ACEA.
- ACEA (IT0001207098) A 14,69.