Da anni aumenta il dividendo e le prospettive della società sono per un ulteriore incremento del 50% entro il 2019. Ma l’aspettativa sembra un po’ troppo generosa.
Cedole & dividendi
Il settore delle multiservizi energetiche paga un po’ ovunque in Europa dividendi più interessanti rispetto alla media del mercato. In Italia si registrano invece valori altalenanti e in tale ambito l’azione A2A si colloca al centro della classifica, con un “dividend yield” attuale del 3,11%, facendo riferimento a quanto pagato nel 2017 rapportato alla quotazione in corso. Negli ultimi anni tuttavia l’azione A2A ha continuato a versare dividendi in crescita:
2012 |
0,013 euro |
2013 |
0,026 euro |
2014 |
0,033 euro |
2015 |
0,0363 euro |
2016 |
0,041 euro |
2017 |
0,0492 euro |
Il margine operativo lordo per il 2017 dovrebbe assestarsi tra gli 1,12 e gli 1,15 miliardi di euro, mentre per il 2021 è previsto dalla stessa società a 1,38 miliardi di euro. Quanto più interessa è però la prospettiva di dividendo dell’azione A2A, destinato a salire fortemente, con l’ipotesi di 0,075 euro nel 2019, il che significherebbe un incremento del 50% in confronto all’ultimo versato.
I numeri peculiari sono attualmente i seguenti:
Quotazione |
+ / - da 2/1/17 |
Eps |
P/E |
Cash flow/azione |
1,575 euro |
+25,2% |
0,11 € (stima 17) |
13,8 (stima 17) |
0,26 € (stima 17) |
0,11 € (stima 18) |
13,7 (stima 18) |
0,27 € (stima 18) |
Eps = Utili per azione - P/E = Rapporto prezzo/utili
Range 52 settimane: 1,085 euro (5/12/2016) – 1,58 euro (29/11/2017)
L’azione A2A è ai massimi delle ultime 52 settimane, ma gli analisti sono molto frammentati sulla valutazione, dividendosi in parti uguali fra “strong buy”, “buy” e “hold”. Nella fase di breve periodo si prospetta neutralità, anche perché c’è un problema di rinnovo degli incentivi fiscali, il che secondo Moody’s “rappresenta un rischio per società attive nella generazione dell'energia elettrica come A2A (Baa3 stabile), Edison (Baa3 stabile) e Compagnia Valdostana delle Acque (Baa1 negativo) che hanno storicamente generato tra il 15% ed il 35% dell'Ebitda da incentivi. La loro esposizione, tuttavia, verrà mitigata da acquisizioni o da nuovi progetti nel settore delle rinnovabili”. Da notare però che per Mediobanca l’azione A2A merita un giudizio “outperform” (target price a 1,61 euro) in vista di una possibile fusione con Acsm – Agam., operazione sulla quale c’è una lettera d’intenti in scadenza a fine anno.
La previsione di un forte rialzo del dividendo per l’azione A2A dovrà trovare conferme nei prossimi 6-12 mesi e c’è chi dubita che si possa concretizzare nel 2018-2019.
Analisi grafica
Breve periodo |
Supporto |
1,50 euro |
Breve periodo |
Resistenza |
1,632 euro |
Lungo periodo |
Supporto |
1,35 euro |
Lungo periodo |
Resistenza |
1,92 euro |
I parametri selettivi dell’azione A2A
Condizione nella selezione delle azioni |
Valore/Trend |
OK o KO |
Preferire azioni con P/E sotto a 15 |
13,8 |
OK |
Preferire azioni con Eps positivo |
0,11 |
OK |
Preferire azioni con payout sotto 75 |
40,6% (2016) |
OK |
Preferire azioni con “div. yield” oltre 3% |
3,1% |
OK |
Preferire azioni con dividendo in crescita |
Sì |
OK |
Questo report non costituisce sollecitazione all’investimento e contiene informazioni giornalistiche a puro scopo divulgativo.