Tra le più fortunate operazioni fatte all'inizio di quest'anno spicca la sottoscrizione dell'aumento di capitale dell'azione Digital Magics avvenuta, con l'acquisto dei diritti, attorno a 4,30 euro. La società è l'incubatore di progetti digitali per start up e imprese. L'azionariato vede la massiccia presenza di Giovanni Tamburi, un gestore che stimiamo moltissimo.
Con l'aumento delle quotazioni, delle azioni Digital Magics giunte oggi a oltre 7,50 euro, (ma Akros ha un target a 8,10) molti amici hanno pian piano liquidato parte dell'investimento fedeli al motto di accompagnare i rialzi. Ma l'investimento è ottimo e ci chiedono come comportarsi con il "saldo".
Suggeriamo quello che abbiamo fatto noi, liquidando quasi tutte le residue (poche purtroppo) azioni e attorno al prezzo odierno di 7,50 euro con 3,20 euro di profitto rispetto al prezzo di carico di 4,30 euro circa di febbraio.
Abbiamo portato a casa il profitto e immediatamente ci siamo riposizionati acquistando warrant delle azioni Digital Magics che quotano 1,70 euro sui quali era presente oggi una macchinetta che serviva tutto il denaro. Quindi nessun problema di acquisto, almeno quest'oggi, per un titolo talora poco liquido.
I warrant delle azioni Digital Magics (sigla WDM22) erano esercitabili questo mese a 5,75 euro e lo saranno a 6,35 euro nell'ottobre 2018, a 6,95 euro nel 2019, a 7,55 euro nel 2020 ed a 8,15 euro nel 2021.
Perciò chi avesse acquistato, teoricamente, oggi i warrant e in tutta fretta li avesse convertiti, avrebbe pagato l'azione 5,75 + 1,70 euro e cioè 7,45 euro con un microsconto rispetto al prezzo di 7,50/7,60 segnato oggi in borsa.
Ma la cosa diventa molto interessante se proiettiamo l'analisi del warrant dell'azione Digital Magics nei prossimi anni come si evince dai questi esempi.
Quest'anno l'azione Digital Magics è salita del 70%. IPOTIZZANDO(fantaborsa!) che faccia lo stesso BOOM nei prossimi 12 mesi avremmo l'azione Digital Magics a 12,75 euro (+70%).
Ma il warrant dell'azione Digital Magics (WDM22) tra un anno esercitabile a 6,35 euro, con l'azione a 12,75 euro varrebbe, teoricamente 6,40 euro, QUASI QUATTRO VOLTE !
Chiaramente questa è una situazione idilliaca di pura fantasia che difficilmente accadrà, ma sperare non costa nulla, mostra però l'effetto leva dei warrant.
Ipotizziamo ora invece un CRAC di borsa. Noi avremmo incassato 3,30 euro circa di profitto vendendo teoricamente oggi le azioni esattamente metà della cifra viene messa in cassaforte come utile mentre si reinveste il saldo. Se ci fosse in futuro un clamoroso crac di borsa che dimezzasse il valore dell' azione Digital Magics chi ha le azioni perderebbe 3,75 euro mentre chi ha il warrant non potrebbe ovviamente perdere piu' di 1,70 euro.
Io amo i warrant fin dai tempi del totalmente dimenticato warrant Aeritalia (non Alitalia), mio primo articolo sui warrant pubblicato da Milano Finanza nella notte dei tempi. Solitamente sono quotati con forte premio rispetto alla parità teorica. Quando invece sono a sconto, come nel colpaccio fatto l'anno scorso con i warrant dell'azione Bio-On l'acquisto può essere seriamente valutato.
Con la società Digital Magics che capitalizza solo 50 milioni ed ha investito in decine e decine di start up basterà l'annuncio di una prima quotazione delle azioni di una compagnia partecipata (o di una vendita della stessa a terzi a prezzi elevati) per far tornare sulla cresta dell'onda questa attività di start up. Digital Magics non ha, praticamente, debiti. La posizione finanziaria infatti al 30 giugno era in rosso per soli 163.000 euro grazie all'aumento di capitale di febbraio.
Basta che tra le decine di società in cui ha investito (selezionate con la massima attenzione da un gruppo di esperti sotto l'occhio attento di Tamburi) ci sia un gioiellino e la scelta risulterà vincente, nel frattempo il warrent ci massimizza gli eventuali guadagni sapendo fin d'ora la possibile perdita. Ma da qui al 2022 ci auguriamo che parecchie società start-up presenti nel portafoglio diano soddisfazioni.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)