Consueto aggiornamento delle nostre analisi e previsioni sui mercati obbligazionari, ai fini della pianificazione e della gestione strategica della componente obbligazionaria del portafoglio, in accordo agli sviluppi dei mercati e in base alle attese su tassi e rendimenti.
Lieve contrazione dei rendimenti questa settimana, con la ZC-Yield Curve che stringe un po’ portandosi in area 1,60% per i rendimenti a lunga (10 bps in meno rispetto alla precedente rilevazione). Anche la parte a breve stringe di qualche basis point ma in maniera meno accentuata rispetto ai tassi a lunga; la conformazine della ZC-Yield Curve continua comunque a fornire indicazioni su attese per una politica monetaria BCE compiacente anche nel 2018. Stabile infine anche l’inclinazione della curva che si conferma positiva anche sul tratto a lunga.
Più stabili i forward su Euribor 6 mesi, sia sul tratto a lunga, ove rimangono in area 2,20% (dopo la contrazione già osservata la scorsa settimana e anticipatrice di quanto visto sulla ZC-Yield Curve questa settimana), sia sul tratto a breve, in accordo con le considerazioni già fatte in merito alle attese per un atteggiamento compiacente della BCE ancora per qualche tempo.
In generale contrazione anche gli spread, salvo la Francia che invece allarga piuttosto vistosamente; non tanto in termini di rendimento (da 0,73% della scorsa settimana all’attuale 0,78%) quanto piuttosto a livello di differenziale che passa da 27,40 bps della scorsa settimana agli attuali 41,00 bps. Sempre stabile lo spread POR/GER ormai confermato sotto i 200 bps, così come il nostro spread che rimane scende di circa 10 bps e si porta sotto area 170 bps.
Osservando – a livello di analisi integrata – le curve dei rendimenti dei benchmark decennali dei principali mercati, si osserva una correzione della tendenza di ripresa al rialzo dei rendimenti (per cui prezzi dei bond in discesa). Dopo la prima gamba al rialzo siamo ora in una fase di assestamento/ritracciamento più marcata su Bund e Btp che non su Gilt o Treasury. La view e l’ipotesi comunque non cambia al momento: la ripresa del trend primario ribassista sui bond è in fase di sviluppo.
A livello strategico, le indicazioni rimangono pertanto ancora valide: mantenere carta portoghese per livelli di spread POR/GER sotto 260/250 bps, liquidare le scadenze a lungo termine sul debito USA e approfittare del più marcato restringimento dei rendimenti su area Eur per alleggerire ulteriormente bond a lungo termine. Sempre valido il mantenere debito a breve termine e tasso variabile sia in EUR sia in USD; sul cambio EUR/USD valutare possibili incrementi su conferma della ritrovata forza del dollaro con discese sotto 1,17/1,16.