Come già comunicato con segnale operativo via SMS, inseriamo in portafoglio il bond Veneto Bca Step-Up 15LG18 (ISIN: IT0005027567), ai prezzi correnti di mercato e che sarà contabilizzato in portafoglio al prezzo medio bid/ask del momento in cui è partito il segnale operativo, pari a 96,20.
Perché questa scelta?
Molto semplice: il bond offre oggi un rapporto rischio/rendimento molto interessante, alla luce delle ultime vicende che hanno interessato le banche in crisi. Innanzitutto Veneto Banca è stata di fatto salvata dal fondo Atlante, che l’ha ricapitalizzata (insieme alla ricapitalizzazione di Bca Pop Vicenza) e quindi seppur implicitamente il suo Credit Risk è migliorato.
Non di meno, è un’emissione senior (abbiamo volutamente evitato di prendere in considerazione del debito sub, sia di Veneto Bca sia di Pop Vicenza), e visti gli esiti delle ultime crisi bancarie (Mps per ricordare solo l’ultima in ordine di tempo) siamo sufficientemente confidenti sul fatto che un bond senior dal taglio retail sia ragionevolmente risparmiato da eventi infausti.
Il bond in questione ha struttura step-up, scadenza 15.07.2018 e con pagamento cedola semestrale. La cedola in corso è pari al 2,60% su base annua, in pagamento il prossimo 15.07.2017 (per cui 1,30% semestrale); per le ultime due cedole il tasso sale al 3,00% annuo, per cui un 1,50% semestrale, in pagamento al 15.01.2018 e 15.07.2018 in concomitanza con la scadenza del bond.
Ai prezzi correnti di mercato offre, a scadenza, un YTM di oltre il 4% netto per nulla disprezzabile, pur considerando i margini di potenziale rischio. La cedola del 15 gennaio scorso è stata regolarmente pagata, nonostante le news di metà dicembre scorso avessero letteralmente affondato il titolo e fatto tremare qualche polso.
L’ingresso è per 3.000 Euro nominali, di fatto circa un 3% del totale del portafoglio, assolutamente compatibile con la vocazione a basso rischio del nostro asset.
