Forse si scende, ma il portafoglio si comporta bene e spunta anche un buy


Buonasera a tutti,

facciamo il punto settimanale sulle Blue Chips italiane in vista della nuova settimana in arrivo. Sul grafico settimanale l'indice FTSE Mib ha dato un segnale di possibile inversione ribassista. Fino a prova contraria ovviamente, ma l'informazione che abbiamo ora è quella di stare in guardia. Che poi, ammesso e non concesso che inversione ci sia, si tratti di inversione di breve o di medio lo scopriremo strada facendo. La buona notizia è che non tutti i titoli sono a loro volta impostati al ribasso. Diversi lo sono, ma non tutti. In effetti quelli davvero impostati al ribasso sono una manciata, anche se incidono molto sul listino e quindi potrebbero zavorrare l'intero indice. Vediamo i titoli uno a uno.

A2A, CNH Industrial: correzione di breve in corso; in caso di rimbalzo potrebbero generare trendline sfruttabili e offrire quindi occasioni di acquisto. Per ora le monitoriamo.

Atlantia: la correzione di breve non si è esaurita con il movimento delle scorse settimane, quindi rimane negativa nel breve, in attesa di trovare una base di appoggio. Direi che ne riparliamo alla fine della prossima settimana.

Azimut, Banca Mediolanum, Brembo, Buzzi Unicem, Finecobank, Generali, Moncler, Tenaris, UBI Banca: laterali sui massimi di periodo, per ora non offrono occasioni di acquisto.

Banco BPM: la posizione aperta il 20 gennaio sta andando abbastanza bene; venerdì è andata in contro-tendenza, chiudendo in positivo dopo essere scesa e questo è un segnale incoraggiante.

BPER Banca: come Banco BPM. Ha anche fatto una falsa rottura del triplo minimo di brevissimo per poi rimbalzare e chiudere in lieve rialzo. Restiamo fiduciosi.

Campari: la storia infinita… Non corregge e questo va bene, ma alla fine è sempre lì. Tre chiusure consecutive allo stesso prezzo e il target è sempre a portata di mano.

Enel, Eni: molto negative di breve; rimbalzi possibili nei prossimi giorni, ma per riprendere il trend rialzista ci vorrà più di un rimbalzo. Enel in particolare è impostata al ribasso ora, fino a prova contraria.

Exor, Fiat: uscite dalla situazione di barre inside del 12 gennaio con il massimo del 26, ora vediamo come si sviluppa il trend. Per ora non ci sono segnali.

Ferrari: si è svincolata dall’impasse generata dal mini-scandalo delle emissioni Fiat; ora in correzione di breve, potrebbe diventare interessante nei prossimi giorni; la monitoriamo.

Intesa San Paolo: laterale sui minimi di breve, se riesce a formare una base sui minimi della settimana scorsa potreà diventare una occasione di acquisto. La teniamo d’occhio.

Italgas: ha archiviato la fase laterale di breve con una barra negativa. Segnale negativo fino a prova contraria, passiamo oltre.

Leonardo: potrebbe aver formato una base sui minimi della scorsa settimana; la teniamo monitorata per possibili occasioni di acquisto a breve.

Luxottica: rimbalzo di brevissimo e possibile ripresa del trend positivo, ma se il massimo 1 di una ipotetica trendline sarà quello del 16/1 dovremo aspettare un po’ prima di poter avere un segnale di acquisto. Ne ripraliamo più avanti.

Mediaset: sempre laterale, niente da segnalare, passiamo oltre.

Mediobanca: alla fine ha corretto anche lei; abbiamo fatto un buon profitto la scorsa settimana e ora restiamo in attesa che si formi un nuovo movimento sfruttabile.

Poste Italiane: ci ha stoppati  e si è girata in negativo di breve. Per ora nulla di interessante

Prysmian: in netta contro-tendenza venerdì scorso, si è impostata al rialzo e potrebbe finalmente muoversi bene verso nord. Posizione aperta e ora l’aspettiamo al varco al target.

Recordati: non sta andando da nessuna parte.

Saipem: c’era un buy giovedì ma mi era sfuggito. La correzione di venerdì offre l’occasione di entrare lo stesso ad un prezzo più conveniente a parità di stop loss. Buy stop 0.527, stop loss 0.4855, target 0.571 e 0.5855.

Salvatore Ferragamo: non corregge abbastanza da generare una occasione di acquisto.

Snam Rete Gas: non si arresta la fase correttiva e per il momento possiamo solo attendere.

STM: ci ha dato un buon gain la scorsa settimana, ma ha continuato a correre ben oltre il target. Ora purtroppo siamo fuori e dovremo attendere nuove occasioni di ingresso. Ricordo che Thomas De Mark afferma che quando un target viene superato con forza tende a raddoppiarsi. Sinceramente non ho osservato questo fenomeno un numero di volte sufficiente per poter dire che sia effettivamente così, né che si possa in qualche modo predirlo. Eventi di coda come quello in corso su questo titolo non sono molto frequenti del resto.

Telecom Italia: continua a scendere, il che va bene, considerando che ci ha stoppati.

Terna: dopo aver negato il segnale della scorsa settimana ha preso la via del ribasso; se dovesse invertire potrebbe generare una trendline sfruttabile. La seguiamo con calma in attesa di segnali utili.

Unicredit: segnale di inversione ribassista fino a prova contraria. Restiamo alla finestra.

Unipol: piccola correzione dai massimi, per ora nulla da segnalare.

Unipol SAI: bel recupero venerdì, in contro-tendenza. Bene per noi visto che siamo in posizione.

Yoox Net A Porter: la correzione profonda delle ultime due settimane potrebbe aver trovato un punto di appoggio. I volumi elevati degli ultimi giorni sembrano confermare questa ipotesi. Di segnali operativi comunque per ora non se ne vedono.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)