Nel precedente articolo consideravamo come un possibile rialzo dei tassi USA, già a settembre, fosse ancora sub judice in attesa dei dati macro; ebbene ora i dati sono usciti e hanno deluso le aspettative. In realtà il complesso dei dati è disomogeneo poiché alcuni si sono rivelati buoni e altri meno buoni, ma quelli che hanno mancato la conferma della crescita robusta hanno avuto il peso maggiore. Pertanto è abbasta chiaro ormai che, salvo imprevisti imponderabili, il rialzo dei tassi USA è rimandato almeno a dicembre quando – tra l’altro – gli USA avranno un nuovo Presidente.
I mercati hanno reagito piuttosto scompostamente al flusso di dati, tra giovedì e venerdì scorsi, con le curve che si sono mosse un po’ disordinatamente, per poi ritornare di fatto al punto di partenza. Passando all’esame delle nostre consuete curve, sulla ZC Yield Curve osserviamo sempre la stessa estenuante immobilità, poiché le variazioni si esauriscono in poche manciate di basis points, confermando al momento la stabilità del mercato nel suo complesso.
Anche per i forward su Euribor 6 mesi, impliciti nella curva ZC Yield Curve, siamo sempre lì, come ulteriore conferma che lo scoppio della bolla-bond non pare ancora imminente.
Un po’ più mossi invece i CDS, ove osserviamo un restringimento generalizzato sui corporate e sui bancari (quindi un Credit Risk in miglioramento a beneficio dei prezzi dei bond), mentre rimangono sostanzialmente stabili i CDS dei governativi, come vediamo dalla tabella qui sotto.
La stabilità sui governativi è confermata anche dai rendimenti dei benchmark decennali e dagli spread vs Bund, largo circa sempre sugli stessi livelli.
Proseguiamo il monitoraggio, in ottica prospettica, dei differenziali dei rendimenti per area valutaria, in particolare il differenziale di rendimento USD vs EUR, in base alle scadenze benchmark, dove rispetto alla rilevazione precedente osserviamo lievissime variazioni, poco significative. Questi i valori odierni:
- Maturity 10 Yr USA 1,38% - EUR 0,25%
- Maturity 20 Yr USA 1,63% - EUR 0,71%
- Maturity 30 Yr USA 1,69% - EUR 0,74%
Rebus sic stantibus, l’analisi del mercato e delle curve nel suo complesso, conferma come al momento non vi siano segnali per scappare dal mercato del reddito fisso, fermo restando le normali cautele di cui già abbiamo parlato nei precedenti articoli.