Piano Bar : Quadro Tecnico del 2016-09-04


Piano Bar  di Virginio Frigieri

  • Quadro Tecnico del  4 Set. 2016

I mercati tornano a credere che la Yellen non riuscirà ad alzare i tassi entro Natale come paventato, visti i dati di crescita in rallentamento un pò ovunque e quindi giovedì e venerdì i mercati americani hanno rimbalzato recuperando le perdite di inizio settimana e chiudendo la settimana in leggero guadagno. L'Europa naturalmente si è accodata ed anche i principali indici europei chiudono l'ottava in guadagno; al solito fa eccezione il nostro SPMIB che continua a marcire nella sua estenuante congestione,  ampia finchè volete, ma i cui limiti risalgono ancora alla primavera e all'autunno del 2009. Il minimo di marzo 2009 a 12.332 e  il massimo di Ottobre 2009 a 24.558 punti rappresentano questi limiti. Da allora ci sbattiamo come balene spiaggiate senza riuscire ad uscire da questo range. Detto questo dal punto di vista tecnico non c'è nulla di nuovo da aggiungere a quanto già detto: Siamo su un ciclo di cinque onde rialzista; l'unica cosa da capire è se questa onda (5) si svilupperà normalmente e allora il Dow Jones potrà puntare a un target minimo di  20450 e possibilità di estendere anche sopra 22.000, oppure se  andrà a formare un ending_diagonal. Nel primo grafico ho schematizzato le due ipotesi.  C'è anche la terza ipotesi che il massimo sia già fatto con un''onda (5) troncata e la festa sia già finita, ma per ora è sicuramente la meno probabile, per cui restiamo sulle due citate.

L'ending-diagonal è l'unica triangolo di inversione ammesso dal principio delle onde di Elliott e può verificarsi solo nelle onde 5 e nelle onde C. E' una figura che non rispetta nessuna delle regole generali... le onde d'impulso 1, 3 e 5 sono di lunghezza decrescente, l'onda 4 può invadere il territorio di onda 1 etc....  l'altro problema riguarda la durata... che per adesso stimo in esaurimento attorno alla metà di marzo 2017 nel caso di sviluppo normale, meno per l'ending diagonal.  Come si fanno questi calcoli? ... è una delle tante cose che spiegherò nel corso sulle onde di Elliott, a Bologna; chi fosse interessato ha ancora un mesetto per pensarci.

I problemi seri, tuttavia arriveranno con la fine di questa onda (5) di grado intermedio perchè questa chiuderà la 5 cerchiata di grado primario, che chiuderà ahimè la V di grado cycle, che chiuderà (V) du Supercycle che infine terminerà la III cerchiata di Grandsupercycle.

Altri fattori di preoccupazione arrivano dalla divergenza tra Dow Jones Industrial e Dow Jones Transport che ormai è entrata nel suo 22° mese e non fa presagire niente di buono.  Una divergenza ancora più lunga (47 mesi) si verificò dal 1969 al 1973; quando finì il Dow Jones Industrial lasciò sul terreno il 45% e il Dow Jones Transport il 54%. Se le divergenze o "non conferme"così marcate sono probabili portatrici della conclusione di cicli importanti, un altro segnale che sottolinea senza pietà le profonde crepe sostanziali nelle fondamenta dell'attuale crescita del mercato azionario, è dato dal ratio DowJones/Oro che segue dopo. Questo grafico mostra che il Dow Jones in termini monetari reali (rispetto all'oro) dal suo massimo del 1999 è arrivato a perdere oltre l'85% ad agosto del 2011 e da allora ha recuperato un 18% negli ultimi 5 anni portando la perdita attorno a un 66-67%.

E non è finita: un sondaggio recente negli Stati Uniti mostra che solo il 28,6% degli intervistati è investito direttamente in azioni, contro una media storica del 38,5%. Questa miscela di ottimismo istituzionale e l'apatia di vendita al dettaglio è simile a un altro importante periodo di topping che fu per l'appunto il 1973. Gli investitori però come dimostra un rapporto di Morningstar escono dal mercato azionario o da fondi azionari attivi per entrare sui Fondi di investimento a gestione passiva (ETF). L'enorme popolarità raggiunta in questi anni, dagli ETF si deve anche al fatto che questi permettono di replicare una quantità enorme di sub-indici settoriali e perfino gruppi di Titoli a tema in cui entrano aziende quotate su mercati diversi ma operanti magari nello stesso settore di attività. Questo ha prodotto in pochi anni un aumento esponenziale di indici finanziari.

Secondo Inigo Fraser-Jenkins di Sanford C. Bernstein & Co., "Noi siamo ora nella situazione bizzarra che ci sono più indici quotati che azioni di società ad alta capitalizzazione". Il punto come sottolinea l'equity analist Tim Quast of Modern Networks, è che gli ETF tranne  quelli a replica fisica che sono pochissimi, non comprano azioni; sostituiscono, ottimizzano, e semplificano il tracciamento di un indice con acquisto di future e opzioni che sono dei derivati a tutti gli effetti. Quindi quando si acquista un ETF nella gran parte dei casi si compra a tutti gli effetti un'obbligazione collateralizzata,... una sorta di ipoteca su un paniere sottostante di titoli. Con recenti strumenti come The PureFunds Video e Game Tech ETF, ormai il settore degli ETFsi avvicina certamente al suo picco che a sua volta,  segnerà probabilmente il culmine dell'intero boom dei derivati che ha così fedelmente sostenuto il processo di "Great Peaking" in atto. Nel 2015, i primi 100 ETF nei soli Stati Uniti in borsa hanno rappresentato scambi per 16.200 miliardi di dollari, così che come dice Quast, gli ETF sono a tutti gli effetti i derivati più popolari degli Stati Uniti.

Secondo il Journal of Financial Planning, l'81% dei promotori finanziari consigliano ETF per i loro clienti. Ora aggiungo io, per dovere di cronaca, sempre di gran lunga meglio un ETF quotato su un mercato regolamentato che soldi caricati su piattaforme che operano su mercati OTC (Over The Country), o di Broker che magari sono pure regolamentati ma rispondono a leggi ed enti di regolamentazione Australiani o di Hong Kong o di Cipro o del Sud Africa o ancora di broker con sede legale alle Isole Marshall e regolamentati solo da Dio. Broker che finchè versate dei soldi va tutto bene, ma che quando volete riportarli a casa ci sudate le proverbiali sette camicie e in alcuni casi per fortuna non frequentissimi, i vostri soldi non li vedete più. In un vecchio film di Woody Allen si diceva "voglio costruire un cinema dove tutti potranno entrare gratis... dovranno pagare per uscire!..." della serie se vi dimenticate che la prima forma di guadagno in economia è il furto perpetrato in ogni forma e con ogni mezzo siete già morti.

Chiusa la parentesi,  il problema per questa mole stellare di ETF inizierà quando i mercati azionari inizieranno a crollare. Rischi strutturali associati ai derivati erano stati ampiamente previsti su "Conquer the Crash" che poneva l'accento su quello che potrebbe accadere nel corso di un grande ridimensionamento scatenato da un'insostenibile tasso di crescita degli indici. Un piccolo assaggio di quello che potrà accadere (ma molto piccolo rispetto a quello che verrà dopo)  una volta terminato il 5 onde in atto, l'abbiamo già vissuto poco più di un anno fa nello sciaquone di fine agosto. Completate le cinque onde vedremo l'orso più devastante della nostra vita, e in questo  mercato orso, gli ETF andranno giù di brutto, e passeranno allo storia come uno delle più grandi trappole finanziarie concepite in tutta la storia umana.

Rendimenti dei T-Bond

Situazione immutata rispetto alla settimana scorsa ; i prezzi dovrebbero scendere e i rendimenti salire.

Dollar Index e EUR/USD:

Niente di nuovo rispetto alla nostra previsione nemmeno su Dollar Index ed Euro/Dollaro. Dollaro su , Euro giù.

Oro e Argento:

Sull'oro il nostro Stoploss a 1305 in chiusura ha tenuto e stiamo ancora ballando coi lupi.. adesso bisognerà capire se il rimbalzo tagliente fino a 1330,20 è solo una reazione alla compressione verso il basso che si è realizzata nelle scorse 2 o 3 settimane o se è l'inizio dell'ultima gamba di onda (C) per concludere la B cerchiata oltre 1.400. Se sarà la prima allora il rimbalzo dovrebbe terminare nel corso di una settimana o una settimana e mezzo e dopo i prezzi ripiegheranno colpendo con ogni probabilità il nostro stoploss. Se invece è la seconda allora ci prenderemo l'ultima fetta di torta. Ricordo in fine per questo detto sopra sui mercati azionari e gli ETF che la prossima onda C cerchiata fornirà l'ultima occasione di acquistare oro fisico a prezzo ragionevole per i prossimi 40-50 anni.

La situazione su argento è analoga , ma lì, siamo già usciti e per il momento va bene così .

alla prossima

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