Non era bastata la tragica esperienza di Fondo Olinda ove le valutazioni (solitamente a pagamento!) degli "esperti" indipendenti, incaricati di valutare a fine esercizio il valore delle quote, erano purtroppo state castigate dalla dura realta' del mercato. Un duro colpo per i fondi immobiliari chiusi che gia' non brillano per le performance dalla emissione delle quote al largo pubblico.
Ora si è aggiunta la triste storia di BNL Portfolio Immobiliare, svalutato da BNP.
La valutazione, un anno fa, di ogni quota di questo fondo chiuso immobiliare era di euro 937 che poi venne svalutata a 909,071 €. Ora sono passati dodici mesi e la valutazione attuale, ora comunicata al mercato, è una vera sberla: euro 529,357.
In pratica gli immobili gestiti hanno perso quasi meta' del loro valore in un anno e tutto questo in un anno non certo caratterizzato da crac immobiliari clamorosi! Infatti parecchi fondi seri come Investietico, Delta, etc. etc. sono stati ricercati a colpi di Opa ed a prezzi (Delta) continuamente crescenti, anche altri noti prodotti come QF UNO di Torre o i due fondi di Amundi hanno dato nell'ultimo semestre ottime soddisfazioni. Questi gestori percio' non devono essere criticati in quanto sono riusciti ad ottenere buoni risultati in un mercato difficile come testimoniato dal rialzo delle quotazioni di borsa dei fondi.
La performance drammatica di BNL Portfolio Immobiliare si aggrava ulteriormente, considerando che dal maggio 2014 non ci sono stati rimborsi ai sottoscrittori e dal lontano marzo 2010 neppure distribuzione di proventi e la beffa è che il costo delle "commissioni fisse di gestione" sono all' 1,55% e vengono percepite anche con queste debacle.
Il comunicato di BNL Portfolio Immobiliare recita, ovviamente solo per noi, assurde giustificazioni:
""al 30 giugno 2016 il valore complessivo di BNL Portafoglio Immobiliare risulta di euro 64.581.566 mentre il valore della quota si è attestato (rispetto alla precedente valutazione) a 529,357 € (- 33,4%)". Quindi la discesa,aggiungiamo noi, è proseguita ancora. Chi scrive ha una preso qualche quota per vedere come finira'.
"Cio' e' dovuto, prosegue il comunicato, essenzialmente ad un accantonamento prudenziale relativo al possibile sconto sul prezzo di effettivo realizzo del portafoglio immobiliare pari a 31,490.500 € che fa chiudere il primo semestre con una perdita di 32.340.257 euro.
L'accantonamento del 35% rispetto ai valori di mercato è supportato dall'esperto indipendente Avalon Real Estate SpA il quale considera che, nell'attuale congiuntura di mercato particolarmente incerta anche alla luce della piu' complessiva situazione del mercato finanziario e politico europeo, l'opportunita' di realizzare una transazione immobiliare mediante vendita degli immobili entro la fine del 2016 possa determinare l'applicazione di uno scostamento negativo complessivamente compreso tra il -29% ed il -42% rispetto ai valori di mercato stimato al 30 giugno 2016.
Una situazione, quasi altrettanto grottesca concerne Estense Grande Distribuzione, anche se la sberla e' piu' contenuta.
La domanda e' la solita: come è stato possibile valutare per anni gli immobili a cifre stellari ? Chi ha fatto le analisi ? C'erano confiliiti di competenza ? Chi paga per questi grossolani errori che hanno coinvolto taluni fondi chiusi (....non tutti per fortuna !!) Come citato sopra, talune valutazioni erano veramente corrette. La rabbia dei soci sottoscrittori dei fondi mal gestiti cresce alle stelle pensando che mentre loro perdevano i soldi....la societa' di gestione incassava quell' 1,55% di commissione fissa di gestione dal 1° gennaio 2014. E pensare che in precedenza la percentuale era ancora maggiore!! Ma incassare forti commissioni facendo dimezzare il valore del portafoglio immobiliare non è una situazione di cui essere fieri..
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)
