Ieri sera i mercati azionari europei sono stati colpiti da prese di beneficio soprattutto nel settore bancario ed auto anche a causa di dati macro non esaltanti come l’IFO tedesco di agosto uscito a 106,2 da precedente 108,3, chiaro segno di sfiducia sulla valutazione della situazione aziendale e la loro pianificazione a breve termine da parte di 7000 CEO delle maggiori aziende del Paese ed anche il dato sulle aspettative per i futuri 6 mesi è uscito in contrazione a 100,1 dai 102,1 del mese di luglio. In chiusura di seduta il nostro FTSE-MIB ha guidato le discese dei listini perdendo qualcosa più di un punto percentuale, mentre tutti gli altri tra i quali il DAX, l’EUROSTOXX50, il CAC40 e l’IBEX hanno chiuso intorno al -0,80%e lo SMI svizzero a – 0,70%.
Questa mattina troviamo i mercati azionari europei ancora in fase negativa con il nostro FTSE-MIB ( -0,65%) che anche oggi sottoperforma gli altri listini. I dati macro usciti in mattinata indicano una crescita a zero per la Francia nel secondo trimestre dell'anno (+1,4% il dato annualizzato), mentre la fiducia dei consumatori di agosto è salita a 97 punti dai 96 di luglio ed anche in Germania l'indice di fiducia in Germania, secondo l'istituto di rilevazioni Gfk, è salito a settembre a 10,2 da 10 di agosto, contro attese per un risultato stabile. Quindi la fiducia dei consumatori tedeschi, in parte, controbilancia lo scarso umore e fiducia dei CEO tedeschi rilevato ieri.
Passando ora ai mercati USA, ieri sera Wall Street ha chiuso debole nonostante i buoni dati macro, sia quelli settimanali sullo stato dell’occupazione (Sussidi di disoccupazione continui scesi di 30.000 richieste a 2.145.000) che quelli degli Ordini di beni durevoli relativi al mese di luglio saliti al + 4,4% dal 4,2% del mese precedente e quello “core” a + 1,5% dal + 0,3%. Alla fine l'indice S&P500 in chiusura ha fatto registrare un livello di 2172,47 (- 0,14%) il Dow Jones a 18.448 punti (-0,18%) e il Nasdaq100 a 4775,43 (-0,16%).
Il focus odierno è sempre incentrato sulle dichiarazione del presidente della FED, Yellen, al simposio di Jackson Hole circa le possibili date della futura stretta monetaria nel 2016, mentre qualche ora prima sono previsti in uscita dati macro incentrati sulla seconda stima del PIL statunitense (atteso a 1,1%) ed il preliminare della variazione dei prezzi di beni e servizi per consumi personali del secondo trimestre (atteso a 1,9% ed il dato “core” atteso a 1,7%).
Infine uno sguardo al nostro Portafoglio azionario dove abbiamo registrato, ieri sera, la vendita a pareggio con l’ultima metà della posizione sul titolo del Nasdaq:
- UNITED THERAPEUTICS (US91307C1027) A 122,63 $.