SIAMO ENTRATI SU... e considerazioni.


Mercati azionari italiano ed europei in forte spolvero questa mattina. Infatti tuti i listini, ad eccezione dello SMI svizzero chiuso per festività nazionale, hanno aperto in forte gap up. Il catalyst di queste aperture è stato senza dubbio il risultato positivo degli stress test bancari di venerdi scorso a cura dell’EBA. Perfino su Montepaschi (una delle peggiori in Europa), oggi, sono piovuti gli acquisti (+ 11% in intraday, close a + 0,58%) in quanto sia la BCE che la Commissione EU hanno approvato il piano di risanamento presentato dalla banca.

Poi nel prosieguo della seduta borsistica, le contrattazioni di vendita hanno preso il sopravvento, con lo stesso settore bancario che si rimangiava tutti gli utili passando in negativo di oltre un punto percentuale, con Unicredit più volte sospesa per eccesso di ribasso (close a – 9,40%) ed anche con Intesa che cede alle vendite (close a – 3,50%) nonostante sia risultata una delle migliori banche europee.

Il nostro listino FTSE-MIB ha chiuso con un pesante – 1,49 %.

Anche i listini a scarsa componente bancaria, come il DAX, dopo un brillante avvio hanno man mano perso smalto fino a chiudere con un – 0,10%.

Passando ora a dare uno sguardo ai mercati USA, notiamo la conferma dei rialzi dei giorni scorsi del NASDAQ100 (+ 0,45% al momento) iniziato l’8 luglio scorso, mentre rimangono al palo gli altri due principali listini con l’ S&P500 che, al momento che scriviamo, registra un – 0,18% ed il DOW che registra un – 0,22%.

I dati macro odierni usciti nel pomeriggio hanno evidenziato un rallentamento del settore manifatturiero a luglio con il dato dell’indice dei direttori d’acquisto  a cura dell’ISM uscito a 52,6 contro il 53,2 di giugno, le componenti che hanno contribuito al rallentamento sono quelle relative ai nuovi ordini, all’occupazione ed ai prezzi. In discesa anche la spesa per le costruzioni, mentre rimane invariato il dato dell’indice PMI manifatturiero di luglio a cura di Markit uscito a 52,9 come nel mese precedente.

L’uscita di questi dati potrebbero condizionare la decisione della FED per quanto riguarda la situazione tassi d’interesse nella prossima riunione di settembre, anche se i dati clou sono attesi tra domani (guadagni e spese personali), giovedi (ordinativi all’industria) e venerdi (occupazione nel settore pubblico e privato e disoccupazione totale).

Infine uno sguardo al nostro Portafoglio azionario, con i titoli che bene si stanno difendendo dall’uscita dei dati economici societari trimestrali, ed anche se non abbiamo ancora raggiunto altri target 50%, abbiamo deciso di acquistare un altro titolo del Nasdaq, United Therapeutics, società del settore biotecnologie, specializzato sullo sviluppo e la commercializzazione di farmaci innovativi per pazienti che presentano malattie croniche e mortali, notissimo il “Remodulin” per la cura dell’ipertensione arteriosa polmonare.

- UNITED THERAPEUTICS  (US91307C1027)  A  122.63 $