SIAMO STATI STOPPATI SU...e considerazioni.


Oopppsss……….ieri sera complice una riunione terminata a tarda ora, abbiamo dimenticato di aggiornare una chiusura di operazione con la vendita in leggero stop loss sul titolo BANCA IFIS a 18,48.

Purtroppo e come a volte succede, il titolo nei giorni scorsi non ha raggiunto il target 50% per pochissimi tick ripiegando nei giorni successivi su stesso e considerando che è un titolo bancario, di questi tempi, trasformare un’operazione con un lauto profitto in una con una discreta perdita il passo è veramente breve.

Ecco il perché abbiamo deciso di portare il livello di stoploss quasi a pareggio. Possiamo rientrare sul titolo quando ce ne ridarà l’occasione. Sappiamo che  parte di voi abbonati non è uscita mantenendo il titolo nel proprio portafoglio e vista la chiusura di questa sera, sembra che la ragione, questa volta con nostra gioia, sia la vostra.

Detto ciò passiamo ad analizzare i mercati azionari internazionali, anche se in verità c’è poco da dire.

Quest’oggi i listini europei  hanno aperto in leggero gap up, probabilmente in scia alle dichiarazioni provenienti dal Giappone dove il primo ministro Abe ha annunciato che il proprio governo stà predisponendo una manovra economica di agevolazioni e stimoli fiscali per una cifra intorno ai 270 mld. di $.

I rialzi si sono  amplificati a metà mattinata, confermando i livelli raggiunti fino ad inizio pomeriggio, per poi ripiegare chiudendo agli stessi livelli dell’apertura, senza però richiudere i gaps iniziali.

Le migliori performance odierne sono state realizzate dal CAC40 francese con un + 1,20% e dal nostro FTSE-MIB ed IBEX spagnolo con un + 1,00% ca. a seguire il DAX e l'EUROSTOXX50 con un + 0,70%, fanalini di coda lo SMI svizzero e l’EOE olandese che chiudono intorno alla parità.

Per quanto riguarda i listini d’oltreoceano, ennesima giornata interlocutoria per l’S&P500 ed il DOW ma sempre intorno ai livelli dei rispettivi max storici (2175 e 18622), bene invece il NASDAQ100 che continua nella sua serie di rialzi (4700).

Dati economici contrastanti negli USA, tra le ottime trimestrali societarie in uscita con APPLE che aumenta sia il dividendo (1,42 $ contro attese per 1,38 $) che il fatturato (42,4 Billion $ contro attese per 42,09 billion $) ed i brutti dati macro sugli ordini durevoli relativi al mese di giugno usciti a – 4% (contro attese per  – 1,1%) ed il dato “core ex-trasporti” uscito a  – 0,5% (contro attese per + 0,3%), il  che porta a considerare una debolezza della domanda per macchinari ed altri beni associati con conseguente contrazione negli investimenti delle imprese,.

Pochi minuti fa è uscita la decisone della FED, in materia  di tassi di interesse nella riunione di ieri ed oggi a Washington, di mantenerli  invariati e senza rilasciare nessuna tempistica circa il prossimo potenziale rialzo degli stessi.

I dati odierni, rispetto alla riunione di giugno della Fed, indicano "che il mercato del lavoro si è rafforzato e che l'attività economica si sta espandendo ad un tasso moderato", e che

la spesa delle famiglie "è stata vista in forte crescita", mentre gli investimenti delle imprese "sono state più contenute", ha detto la FED, ribadendo che si aspetta che l'inflazione possa salire al suo obiettivo del 2 per cento nel medio periodo.

Quindi tutto rimandato alla prossima riunione di settembre, ultima data utile per eventuali manovre sui tassi per quanto riguarda il 2016, in quanto a novembre la concomitanza con le elezioni presidenziali non ha mai suggerito di prendere alcuna decisone in materia.

Infine uno sguardo al nostro Portafoglio azionario, dove rimaniamo ancora in attesa delle prossime uscite dei dati economici societari dei nostri titoli sperando, ovviamente, che essi ci possano premiare facendoci raggiungere almeno il target del 50%.