Non c'è niente da scrivere. Si attende soltanto l'esito del referendum britannico. I mercati sono fermi. Pochi giorni fa c'è stato un inatteso rialzo delle possibilita' di una uscita dell'UK,secondo i sondaggi, ed i mercati sono entrati in fibrillazione.
Ovviamente nessuno conosce l'esito della consultazione. Per fortuna i mercati sono gia' preparati,almeno in parte, ad ogni possibilita'.
Noi rimaniamo inchiodati sulle precedenti posizioni: obbligazioni Intek e IVS, Eng e Fondo Investietico da dare all'OPA ed una valanga di liquidita' nel portafoglio a scarso rischio. Non vogliamo rovinare con incerte scommesse le performance di questo ottimo semestre (grazie ai preziosi).
Nel frattempo giugno dovrebbe chiare le piccole scommesse in atto: il TAR per Autostrade Meridionali dovrebbe riunirsi tra pochi giorni, Mediacontech dira' entro fine mese cosa avra' deciso come partner. Ma queste sono mini scommesse. Vedremo dopo il 23 giugno come muoverci sul portafoglio. Un solo lato positivo: i portafogli internazionali sono molto vuoti di azioni. Il rimbalzo,in caso di esito positivo,potrebbe essere violento. Chi vuole faccia una call sugli indici inglesi o italiani a brevissimo termine. Sa quanto rischia ma la scommessa merita attenzione.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)