Buongiorno a tutti,
oggi si è chiusa la scadenza tecnica di giugno. Il posizionamento iniziale si è dimostrato corretto, nonostante un mese decisamente movimentato. Guardando indietro sullo storico, i mesi nei quali le posizioni vanno quasi in stop da un lato e poi vengono minacciate dall'altro sono veramente pochissimi. E' una eventualità molto rara. Non è mai successo che siano andati in stop entrambi i lati della strategia, ma questa volta c'erano rischi concreti.
Personalmente ho sempre un approccio estremamente cauto. Forse troppo in alcuni casi. Ma la salvaguardia del capitale monetario e psicologico è la mia prima preoccupazione, soprattutto quando so che dalle mie decisioni operative dipendono anche i risultati di altre persone.
Ora si entra nella settimana cruciale, quella del referendum britannico. Alcuni broker hanno iniziato già una decina di giorni fa a invitare i propri clienti a ridurre fortemente le posizioni, e, in caso di posizioni in derivati, di prepararsi a possibili sconvolgimenti, aumenti spropositati e improvvisi dei margini, e conseguenti possibili margin call. A chi ne ha la possibilità è stato consigliato di alimentare i conti derivati con liquidità aggiuntiva, proprio per far fronte a possibili aumenti dei margini.
Con i nuovi meccanismi di gestione del rischio le casse di compensazione e garanzia adattano istantaneamente le richieste di margini in funzione della volatilità, quindi il processo è immediato, se il mercato fa il matto.
Al momento perfino gli istituzionali si stanno posizionando in modo molto cauto: stanno formando una debole base sui 16500, un po' più forte sui 16000 punti, mentre verso l'alto si sono tenuti spazio di manovra fino a 19000. Sembra che nemmeno loro sappiano che pesci pigliare. Una cosa posso dirvi: se dovesse cedere il livello dei 16000 punti quasi certamente si aprirebbe una voragine. Perciò fino a quando non assisteremo ad un assestamento dei mercati, non prima della fine della prossima settimana, non prenderemo posizioni. Le scommesse non ci piacciono.
E' vero che operiamo esclusivamente in spread, ma se il mercato si mette a fare gap up o down per diversi giorni in fila non c'è stop loss che tenga, e una perdita secca di quasi 1000 punti per spread non sarebbe un evento gradito per nessuno.
In attesa dell'apertura di nuove posizioni vi terrò comunque aggiornati sui mercati e sulla situazione del mercato delle opzioni.
Buon fine settimana a tutti.
Domenico Dall'Olio