Continua l’altalena sia in intraday che a livello daily dei mercati azionari internazionali.
La prima cosa che pare evidente è che nell’ alternarsi delle giornate, le performance negative sono sempre superiori di quelle positive ed infatti vediamo i listini, soprattutto quelli europei, scivolare sempre più in basso e specialmente quelli più esposti al settore bancario, principale catalizzatore delle corpose vendite effettuate in questo periodo.
Nella giornata di ieri abbiamo potuto notare una buona partenza dei listini in mattinata, ma già ad ora di pranzo il sentiment è completamente cambiato, trascinato sempre dal settore bancario europeo (sx7) che è sprofondato facendo segnare anche un – 4,0% con la conseguenza di portare i listini azionari a chiusure con performance ben al disotto del – 1,0% rispetto al dato di apertura, con estremizzazioni verso il nostro FTSE-MIB che ha lasciato sul parterre il – 2,65%, causa l’imminente aumento di capitale della Pop. Vicenza.
A loro volta anche i mercati USA sono stati penalizzati da questo sentiment cui si è aggiunta la rottura del livello di 108 del cross JPY/$ a far scivolare ancor più i listini USA e neanche la buona tenuta del Crude Oil è riuscito ad evitare una pesante perdita in chiusura con il Dow Jones a 17,542 (- 0,98%), l’ S&P500 a 2041,91 (- 1,20%) ed il Nasdaq100 a 4475,28 (- 1,47%).
Ricordiamoci sempre che i listini USA sono a pochi punti percentuali dai loro rispettivi massimi storici, quindi ci sarà da valutare se la stagione delle trimestrali societarie, che inizieranno con ALCOA lunedi prossimo 11 aprile, daranno o meno quella propulsione necessaria per riuscire ad andare all’attacco dei suddetti massimi.
Tornando ai mercati azionari europei quando ieri sera sembrava tutto fosco, ecco che questa mattina senza motivi apparenti, se non le chiusure positive del mercato giapponese e di Honk Kong ma non quello cinese che perde il – 0,78%, tutti i listini europei hanno aperto al rialzo ed in gap up rispetto alla chiusura di ieri sera.
Al momento che scriviamo il listino più penalizzato ieri, il FTSE-MIB, stà guadagnando il + 3,25% seguito con un + 1% ca. generalizzato sugli altri listini europei. A livello macro sono usciti buoni dati tedeschi sul Trade Balance con un aumento sia dell’import che dell’export a significare che la locomotiva tedesca è sempre in tiro, mentre sono usciti molto deludenti i dati francesi sulla produzione industriale e manifatturiera relativi al mese di febbraio 2016, rispettivamente a – 1,00% e – 0,90%.
Per quanto riguarda il nostro Portafoglio azionario direi abbastanza bene come tenuta dei livelli di STOP in questo contesto di negatività anche se ieri abbiamo preso STOP sul titolo italiano SAES GETTERS, ma la nostra politica di procedere con i piedi di super-piombo forse non stà facendo guadagnare i nostri abbonati, ma di sicuro il capitale economico e psicologico è nettamente conservato e questo per noi , e speriamo anche per voi, rappresenta un valore aggiunto.
Fare una previsione a più di un giorno è impossibile, e come dicevamo in apertura di articolo basta vedere le continue contraddizioni dei mercati anche a livello intraday per rendersene conto, quindi menare le mani tanto per menarle non è mai stata la nostra filosofia operativa, anzi prima non prenderle !
Poco importa se al momento l’operatività è scarna. Ricordatevi che di questi tempi lo scorso anno avevamo in Portafoglio anche 40 titoli azionari acquistati ed andati quasi tutti a buon fine. Adeguiamoci al periodo e se proprio vogliamo menare le mani usiamo, con moderazione, i derivati sul nostro indice FTSE-MIN o sugli indici e commodities internazionali consigliati da Frigieri o dalla rubrica SwingPoint Trading.
Venduta ieri:
- SAES GETTERS (IT0001029492) A 10,50.