Cosa ci suggerisce la debolezza del mercato azionario italiano, da tempo uno dei peggiori in Europa ?
Purtroppo la diagnosi non è esaltante. Le vendite dall'estero impazzano sulle banche che sono sotto attacco. All'estero vendono senza ritegno. Sanno che si ricopriranno con i diritti quando gli aumenti scatteranno e giocano sul sicuro, magari senza controlli.
Talune banche necessitano di una valanga di aumenti di capitale che stanno per partire: cfr. Vicenza, Veneto Banca, Banco Popolare e via con altri nomi vociferati.
Un giochetto purtroppo dilaga. Si calcola l'80% (dei crediti inacagliati o in discussione, e si sottrae tale cifra alla capitalizzazione di borsa ed i risultati sono ovviamente devastanti. Ma non tutti i crediti sono irrecuperabili. Moltissimi sono assistiti da garanzie immobiliari ed anche se occorrono in Italia 5-7 anni per incassare tali crediti non tutto è perduto. Anzi...
Ma nessuno vuole attendere 5 /7 anni e la sfiducia (innestata dalla malaugurata gestione della crisi delle 4 banche italiane in dicembre) nei confronti degli istituti di credito prosegue.
Il Lombardreport.com dal 2006 non ha piu' consigliato nella rubrica tenuta dal sottoscritto azioni bancarie ma ciò è una vittoria di Pirro. Non ci basta non perdere, vogliamo anche che altri (meglio se tutti) guadagnino perché in borsa, denaro porta denaro mentre "vendite portano vendite" anche su azioni non direttamente colpite dalla sfiducia, in quanto gli investitori devono ripristinare i margini e sono costretti a liquidare anche societa' sane per fare cassa.
Abbiamo un portafoglio "a scarso rischio" bloccato da mesi, in un pugno di titoli obbligazionari ad alto reddito. Non possiamo pero' non esprimere il nostro disappunto per le incertezze del mercato dei preziosi. Dopo un eccezionale favoloso primo bimestre le quotazioni di oro e argento, logica porta di approdo in tempi difficili, languono attorno a 1220 $ (oro) e 15 $ (argento) per smaltire il forte ipercomprato. Speravamo che la digestione di tale ipercomprato fosse piu' veloce per ritornare totalmente su questi valori, ma l'attesa prosegue.
Il problema è che il cash sta diventando il mantra di tutti, ieri ero al Salone del Risparmio e la maggioranza delle persone con cui ho scambiato quattro chiacchiere stanno alleggerendo per mettersi cash.
E questo accade anche all'estero! Siamo in terreni inesplorati. Per non perdere acquistando obbligazioni statali a tassi negativi si rimane cash sul conto corrente. E poi? Francamente non sappiamo cosa dire. Aspettiamo ancora qualche sussulto ribassista sull'oro e sull'argento (questo è debolissimo rispetto all'oro e ci fa pensare che la teoria di Ted Butler su JPMorgan sia veramente corretta) per ripristinare almeno la percentuale che avevamo in febbraio, perché tutta quella "carta", quel cash, ci fa molta paura. ....
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)