1) Occhio alle notizie societarie dimenticate - 2) Mentre sulle non quotate ricordiamo....


1) Per  alcune settimane saremo assediati dalla pubblicazione dei risultati societari. Proseguendo la campagna-stampa iniziata 18 anni fa su queste colonne consigliamo ancora una volta ai potenziali investitori di leggere sempre con la massima attenzione i dati di bilancio, cercando di avere conferma anche su altri organi di stampa e non basarsi sui soli titoli.

Ovviamente la presenza di centinaia di comunicazioni giustifica le clamorose dimenticanze che spesso abbiamo segnalato negli anni scorsi. Altre volte si titola a caratteri cubitali un dato solo (come magari un aumento del fatturato) mentre si scrive in piccolo, nell'articolo, che l'utile è diminuito. Una prassi purtroppo spesso in uso.....

Il Sole24Ore di oggi pubblica ad esempio i risultati di D'Amico in una sola colonna lunga pochi centimetri. Eppure i risultati sono straordinari (utile 54,5 milioni di dollari) pari a 49,5 milioni di euro con una capitalizzazione di 226 milioni di euro, il che porta ad un p/e di 4,6 tra i piu' bassi delle borse europee. Inoltre c'è la comunicazione che tali risultati saranno probabilmente confermati nel 2016.

Ma il giornale non riporta neppure il dividendo deliberato, uno dei punti piu' interessanti per il risparmiatore. Sara' di 0,03 €, un rendimento ben superiore al 5% per un titolo che quota 0,52 euro. Ma questo dividendo poteva essere ben superiore, anche piu' che quadruplicato, grazie all'utile ottenuto! Qualcosa di simile era avvenuto con le Autostrade Meridionali dove ad un utile triplicato ed a un p/u attorno a 8 hanno decisio di distribuire solo una elemosina di 0,20 euro mentre potevano quintuplicare tale cifra....

Perché questa ritrosia nell' accontentare i soci ? Se non si danno i dividendi pingui quando c'è la possibilita'....quando li darete, visto che le societa' sono velocissime nel cancellare il dividendo (giustamente) quando sono in perdita?...

Se questo avviene in una giornata in cui svettano poche notizie finanziarie (a partire dalla assemblea Vicenza) figuratevi cosa accadra' quando ci saranno dozzine di comunicazioni in una sola giornata...

Tra le cose che dovremo seguire nelle prossime settimane vi sono le assemblee e le domande degli azionisti. Purtroppo, per ragioni di spazio, queste informazioni non sono solitamente riportate, saremo percio' obbligati a leggere i verbali dell'assemblea.

2) Un  commento sulle (giuste) acerrime critiche che ORA, ricordiamo ORA, la stampa finanziaria getta sulla pratica di fissare il prezzo di emissione delle azioni per le popolari. Questa pratica concerneva trent'anni fa una trentina di popolari e veniva accettata da TUTTI. Quegli stessi giornali che oggi si scandalizzano non ne parlavano. Il Lombardreport.com fin dal 1996 aveva invece sfruttato questa possibilita'. Infatti ALLORA molte banche emettevano le loro azioni a prezzi stracciati, mentre le grandi banche quotate venivano valutate fino a oltre tre volte il patrimonio, le piccole non quotate erano acquistabili al valore patrimoniale e davano buoni dividendi. Al punto che spesso c'era una lista di attesa per averle! E grazie a tale lista erano liquidabili fulmineamente, inoltre da decenni erano oggetto spesso di OPA da parte di consorelle di maggiori stazza, OPA che avvenivano a prezzi doppi o anche piu' che tripli.....ricordate la B.P.Cremona ? E la Crema ?E l'Intra, l'Abbiategrasso, la Codogno, etc etc ?? Era una pacchia e l'abbiamo cavalcata.

Poi come tutti i sogni anche questo svani'. L'ingordigia dei CdA delle banche porto' a veloci folli incrementi dei prezzi di emissione delle azioni. Il CdA si inorgogliva a mostrare che le azioni valevano di piu' e i soci gioivano dal fatto che sulla CARTA vi era un grosso profitto, ed il gioco si autoalimentava. Nel 2005-2006 la quotazione delle non-quotate osservando il parametro C/MP aveva toccato livelli elevatissimi, pari a quelli delle banche quotate. Le prime invece, dovevano essere a sconto per la minore liquidabilita', una analisi sulle banche popolari non quotate venne pubblicata in un articolo di oltre 30 pagine e con relative schede dal sottoscritto per il mensile Investire nel gennaio 2008, analisi effettuata sui dati di bilancio ufficiali senza ovviamente la possibilita' di effettuare analisi sulle sofferenze (ma per queste non c'erano i controlli della Banca d'Italia, della Consob, delle societa' di revisione e dei sindaci ?). I rapporti C/MP segnalati mostravano prezzi spesso molto superiori all'unita' e mettevano gia' sull'avviso i soci che li comparavano alle banche quotate. La convenienza era infatti svanita e tutto questo mentre si fermava il risiko.

Era una conferma della decisione presa due anni prima di liquidare queste banche dal portafoglio a scarso rischio del Lombardreport.com, ma la follia rialzista non si fermo'. I CdA delle banche dal 2008 AUMENTARONO ancora il prezzo di emissione delle azioni nonostante il successivo crac del mercato. Si giunse qualche anno dopo a vedere che i parametri C/MP fossero  per le quotate di 0,30-0,50 mentre quello delle due banche venete, cadute ora nella polvere, erano di 1,2- 1,7. Il segnale di ALLERTA ERA PERCIO' SCATTATO ! Passarono circa CINQUE anni durante i quali i prezzi delle azioni di queste banche non quotate NON vennero abbassati incredibilmente dai CdA. Si trinceravano opponendo la "valutazione dell'esperto indipendente". Quindi la vergogna è che questa assurda pratica è PROSEGUITA PER CINQUE ANNI (almeno) senza che i prezzi delle azioni delle non quotate fossero adeguati alle valutazioni delle banche quotate e liquidabili. Tutto questo solo sulla base del parametro C/MP in quanto nessuno, a partire dalla Banca d'Italia, conosceva la situazione dei crediti, ma non ricordo allarmi su tali prezzi elevati !! Forse solo il Lombardreport.com si era allontanato da questi istituti nel 2006/2007 segnalandone la sopravvalutazione! Tutti quei giornali finanziari che OGGI ne segnalano la follia stettero zitti.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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