Non è una novità che, di questi tempi, trovare emissioni obbligazionarie degne di attenzione sia ormai esercizio da alchimisti. Quotidianamente alimento il mio possente database inserendo, censendo e valutando centinaia di bond e, come ormai consuetudine, la giornata si conclude con nulla che valga la pena di essere preso i considerazione.
Come già avevo anticipato su queste colonne ho iniziato a prendere in considerazione la galassia dei bond corporate tedeschi, di emittenti minori e quasi sconosciuti, spesso di aziende tra il decotto e il bollito (se non proprio sull’orlo del default…), con volumi di emissione minuscoli. Insomma, titoli tutt’altro che adatti a farci un asset di portafoglio e men che meno adatti al “buon padre di famiglia”.
Il mio database, oggi dopo gli ultimi inserimenti, mi ha presentato un possibile candidato in ottica rigorosamente speculativa di trading; pertanto si astengano dal considerare questa segnalazione tutti i lettori che non possono seguire costantemente i monitor e le quotazioni, nonché tutti i lettori che hanno un profilo di rischio non adeguato e compatibile con il trattare titoli di questa specie.
Il bond è un’emissione piccolissima (appena 5 Mln di Euro…) della Activa Resources, azienda tedesca operante nel settore Oil&Gas, produttrice di petrolio e gas naturale in nord America. Fondata nel 2005 Activa Resources AG), con sede a Bad Homburg è di fatto una società produttrice indipendente, le cui attività principali sono l'acquisizione e lo sviluppo di giacimenti di petrolio e di gas e la vendita della produzione a terzi.
Nel mese di ottobre del 2015 ha effettuato un aumento di capitale, portando il capitale sociale da 5,5 a 6,0 Mln Euro; dalle news disponibili pare che le nuove azioni siano state anche sottoscritte un investitore “strategico” (sempre tedesco) nel settore energetico. Inoltre i partner della Acitva hanno recentemente deciso di iniziare i preparativi per un nuovo pozzo (previsto per il Q1 del 2016) formalizzando anche il contratto di perforazione. Pare che il progetto possa andare in porto con un prezzo del petrolio almeno al livello attuale.
Ora, è evidente che lo sfondone del petrolio ha inferto colpi durissimi a tutto il settore, e a maggior ragione a piccole aziende indipendenti, ed è altrettanto evidente che uno o più default in questo settore possono tranquillamente essere dietro l’angolo. Basta vedere i parametri di valutazione del bond in oggetto di discussione per rendersene conto…
Un rendimento del 37% per una scadenza 2017 e con un livello di ASW a 2.700 bps la dicono lunga sulla rischiosità di questo piccolo bond. Tuttavia, in ottica speculativa stando alle news più recenti e puntando ad una stabilità del petrolio in area 40 USD (poi certo se dovesse salire, ancora meglio…), e posto anche il lotto minimo di appena 1.000 Euro nominali, i forti di cuore (che possono stare tutto il giorno davanti ai monitor a seguire i mercati e che sono disposti anche a perdere potenzialmente tutto l’investimento iniziale) possono provare a speculare su questo mini-corporate.
La strategia è molto semplice: se si acquista, stop rigorosissimo sotto area 64. Se invece il titolo dovesse regalare delle soddisfazioni, si uscirà in base all’avidità personale ed in base alla sopportazione coronarica…