La scorsa settimana i mercati azionari internazionali hanno chiuso con un inaspettato guadagno, seppur minimo, rispetto alla chiusura della settimana precedente.
Inaspettato perché in Europa, dopo 2 stress test effettuati , la riqualificazione della qualità degli asset e le varie ricapitalizzazioni che sembrano non avere mai termine, risulta che gli istituti bancari soffrano di un buco di entità non ancora definibile nei propri conti ed a tal proposito la Bce raccomanda agli stessi istituti, tramite incentivi da definire, di aderire alla bad bank.
Inaspettato negli States in quanto la riunione di mercoledi scorso della FED ha riconosciuto un rallentamento economico nei dati macro ed una inflazione ancora bassa rispetto ai target prefissati.
Ma venerdi mattina a risollevare i mercati azionari ci ha pensato il Presidente della BOJ, Kuroda, annunciando l’adozione di uno schema di tassi a zero per nuovi depositi ed addirittura negativi (-0,1%) per altre tipologie di depositi.
L’inizio di questa ottava non sembra voler rispecchiare i valori registrati venerdi scorso consolidandone i guadagni, al momento che scriviamo tutti gli indici azionari internazionali sono in territorio negativo, ma in questa settimana in numerosi ed importanti dati macro che usciranno faranno da catalyst per cercare di chiarire le idee ai grandi investitori.
Questa mattina sono già usciti in Europa i dati sui PMI manifatturieri di gennaio, con ottimi dati per la Spagna (55,4)e la Germania (52,3), nelle attese per la Francia (50) e per l’area Euro (52,3), positivi ma sotto le attese per l’Italia (53,2 vs 55,0), mentre negli USA sono appena usciti i dati relativi al mese di dicembre 2015 sui redditi personali (buoni + 0,3%) e l’indice sulla spesa per consumi personali (in ribasso a 0,0%) che fa chiudere l’anno 2015 con un + 0,6%.
A seguire nel pomeriggio usciranno l’indice PMI Manifatturiero, l’indicatore ISM manifatturiero e l’indice ISM dei prezzi d’acquisto tutti relativi al mese di gennaio.
Da ricordare inoltre che venerdi 5 febbraio usciranno gli importanti dati sull’occupazione non manifatturiera pubblica e privata, e l’indice di disoccupazione totale. Per tutto l’elenco dei dati macro settimanali USA ed Europa vi rimandiamo all’articolo ad hoc della Redazione Rischio Contenuto (v. http://www.lombardreport.com/2016/2/1/dati-macro-settimanali/).
Infine uno sguardo al nostro Portafoglio azionario dove, sempre con molta cautela, siamo entrati in acquisto sul titolo italiano:
- AMPLIFON (IT0004056880) A 8,00.