Confesso che come articolo di auguri di Buone Feste a voi tutti avrei preferito un argomento più leggero, ma tant’è: la vicenda Mps è quella che chiude questo anno a tratti incolore e a tratti isterico. Come il mercato già ci indicava da settimane l’AdC di Mps è miseramente fallito, come d’altronde era prevedibile poiché era ragionevole suppore che nessuno avesse interesse a buttare altri soldi in un buco nero.
Il nostro “cruscotto”, il bond sub perpetual quotato OTC ci aveva dato questa indicazione già da tempo e dopo essere sprofondato in pochi giorni da 40 a 20, vale oggi 13. Come certamente avrete letto e sentito nei vari notiziari, ora interviene il nostro Stato, con una ricapitalizzazione precauzionale (attivando quindi la clausola Burden Sharing) con relativa conversione dei bond subordinati in azioni.
Lo Stato salirà quindi al 62% del capitale di Mps, che di fatto viene nazionalizzata, poiché stando a quanto si legge acquisterà la maggioranza delle azioni dopo lo swap di 4,29 Mln Euro dei bond subordinati. I bond Tier1 saranno convertiti al 75% rispetto al nominale (ed ecco perché i furbetti l’altro giorno compravano a man bassa dal retail sotto 50), mentre i bond Tier2 saranno convertiti al 100% rispetto al nominale.
Per il retail pare sia prevista una tutela completa, che da ciò che ho capito farebbe sì che la conversione al 100% in azioni sia poi ulteriormente convertita in nuovo bond senior al 100%. Con la creazione del fondo da 20 Mld Euro (approvato per decreto in tempi record…) si crea inoltre la premessa per ricapitalizzazioni precauzionali di altri istituti “bisognosi”.
Intanto oggi le azioni e alcune obbligazioni Mps sono sospese, tanto per creare un altro po’ di suspence, in attesa di sapere, numeri alla mano, come si concluderà questa ulteriore triste vicenda. La cosa curiosa è che se da un lato pare sia assicurata la tutela dei piccoli risparmiatori, dall’altro le modalità mi paiono un po’ nebulose. Testualmente, il nostro Padoan ha affermato che “Nel caso degli obbligazionisti retail ci aspettiamo che sarà attivato un meccanismo, gestito dalla banca stessa, che consentirà di trasformare le obbligazioni subordinate in azioni e si concluderà con azioni assorbite dall’intervento pubblico. I risparmiatori avranno in mano un’obbligazione ordinaria del medesimo valore, quindi 100 a 100: la tutela dei piccoli risparmiatori è completa”.
Come sarebbe a dire “ci aspettiamo”? Non dovrebbe essere tutto chiaro limpido e lineare?
A quanto pare Msp proporrà una transazione agli obbligazionisti retail “per porre fine o prevenire liti aventi ad oggetto la commercializzazione delle obbligazioni subordinate denominate “Mps 2.160.558.000 Tasso Variabile Subordinato Upper Tier II 2008-2018” (ISIN IT0004352586)”, in base a quanto annunciato dalla banca stessa nel comunicato diffuso al termine del Cdm che ha approvato il decreto “salvabanche”.
Qui c’è qualcosa che tocca, oppure non sono chiare le informazioni: ma delle due l’una o mi rimborsi il 100% a mezzo di un nuovo bond senior, oppure se andiamo in transazione – termine legalese per indicare una sonora inchiapettata a chi vuole far valere un suo diritto – ci rimetto sicuro qualcosa. A meno che la transazione non preveda già di default il ristoro al 100% del nominale dei bond.
Staremo a vedere come andrà a finire.
A tutti voi lettori e a tutti i collaboratori di LombardReport vanno i più sinceri auguri di Buone Feste, con l’ulteriore augurio che il 2017 sia meno soporifero e più intrigante per l’operatività sui bond.