Incassiamo l’ultima cedola dell’anno, relativa al bond BEI in USD che ci sta regalando davvero grandi soddisfazioni. Il cambio EUR/USD, giovedì scorso dopo il meeting FED, ha rotto i minimi degli ultimi 14 anni segnando 1,0364 e ora rimbalza un po’ sia per questioni tecniche sia perché è normale che in prossimità della pausa natalizia i grossi investitori portino a casa un po’ di utili alleggerendo le posizioni.
Rimaniamo comunque sempre sotto 1,05 e per noi che siamo entrati quando il cambio era a 1,12 è un bel viaggiare, che porta il progresso della posizione a +6,64% in poche settimane. La view per il 2017, stando alle attese dei grandi operatori è sempre favorevole alla valuta USA, così come il quadro tecnico che osserviamo giornalmente, per cui siamo dell’opinione che le soddisfazioni proseguiranno.
Intanto il nostro portafoglio si riporta a ridosso di area 111 di NAV, valore che è decisamente più consono e rende maggior giustizia al lavoro fatto in questo anno molto difficile ed insidioso; siamo oggi infatti ad un NAV pari a 110,96 in progresso da 110,76 della precedente rilevazione e poi non troppo distante dal massimo storico del 2016 posizionato a 111,42 di ottobre scorso.
Una settimana ancora e potremo tirare la fatidica riga di chiusura, per vedere a bocce ferme come siamo andati e quindi misurare il nostro lavoro in termini di performance. Tuttavia, alcune considerazioni di massima possiamo già farle. Abbiamo iniziato l’anno (quando abbiamo ereditato la gestione della rubrica e del portafoglio) con un deficit di performance negativa abbastanza importante; abbiamo quindi cercato di tamponare e rimettere in equilibrio il portafoglio nel suo complesso, con obiettivo prioritario il ritorno in pari; da lì in poi tutto il lavoro è stato svolto con l’obiettivo di tornare in discreto utile, compatibilmente con l’andamento dei mercati, e comunque di fare meglio del mercato di riferimento. Ebbene, ad oggi questi obiettivi sono stati raggiunti, poiché il nostro portafoglio segna un progresso su base annua del 2,05% contro un benchmark fermo a 1,89%. Non è una grande differenza, ma fa morale, e in prospettiva pone basi incoraggianti per il prosieguo del lavoro nel 2017.
Nell’apposita sezione abbiamo caricato il portafoglio aggiornato ai prezzi correnti di mercato, comprensivo di grafico del NAV che inseriamo anche qui come da consuetudine.