...Dow Jones su, e il superamento di 19.500, spazza via lo scenario topping.. ora abbiamo davanti un 5 onde normale d'impulso tutto da seguire...
Piano Bar di Virginio Frigieri
- Quadro Tecnico del 11 Dic. 2016
Il Dow Jones con i nuovi massimi messi a segno elimina lo scenario "topping" con ending-diagonal e ci lascia spianata la strada per un 5 onde rialziste normali che possono ora librarsi fino a quella soglia di 21.000 punti ed oltre che tenevo nel cassetto come alternativa meno probabile da tempi non sospetti. Certo qualche perplessità resta... Nyse ed S&P500 non stanno salendo all'unisono compatti, ma solo una parte, solo alcuni settori, hanno finora trainato il rialzo.... certo è abbastanza raro vedere i mercati azionari americani strappare in quel modo quando indicatori come stocastico, RSI ed altri mostrano livelli record di ipercomprato.
Venerdi l'RSI sul Dow Jones ha fatto segnare (si vede nel secondo grafico) il valore di 85,47 che è il valore più elevato degli ultimi 20 anni. Aveva segnato 87,83 il 25 novembre del 1996. Prima di allora segnò 85,10 il 28 aprile del 1971 precedendo un calo di oltre il 17% nei sette mesi successivi fino al 23 novembre del 1971 e prima ancora l'RSI fece il suop massimo storico il 20 giugno del 1944, alcune settimane dopo il D-day quando salì fino a 89,58.
Dal grafico qua sotto si può vedere come l'onda (3) abbia esteso mettendo a segno con una precisione diabolica il suo target naturale del 161,8% di onda 1. I casi in cui due delle tre onde impulsive estendono sono più rari di una mosca bianca per cui il target "naturale di onda (5) è che ripercorra il medesimo spazio di onda (1); il rettangolo giallo verticale proietta un ipotesi di onda (5) uguale ad onda (1) sia in price-space che in tempo e porta a 20.558 per il prossimo 10 marzo. La linee guida dicono che onda (5) potrebbe anche limitarsi ad un 50% o un 61,8% di onda (1), ma sono obiettivi già raggiunti e superati.
Per inciso anche il Dow Jones Transport si è rimesso in sintonia col Dow Jones Industrial.
Per finire la carrellata, posto anche S&P500 e Nasdaq 100.
Chi non ha una piattaforma con mini lotti e leve, e volesse andare long sugli indici americani, può farlo su S&P500 con un ETF leva 3 Codice ISIN IE00B7Y34M31, mentre per il Dow Jones Ind. c'è un Certificate della categoria Mini-Future emesso da BNP Paribas con codice ISIN GB00B9D4T155. Faccio però notare che dopo la strappata lo stop deve essere lasciato abbastanza ampio e bisogna essere anche svelti ad uscire se necessario, perchè siamo pur sempre nelle fasi finali di un mercato toro che sale senza grosse correzioni dal 2009. Quindi ambasciator non porta pena... io in portafoglio non lo metto anche perchè non sono davanti al monitor tutto il giorno e non sarei tempestivo. Chi sa gestirsi in autonomia una schioppettata può provare a darla attraverso quegli strumenti, ma ognuno per se.
Rendimenti dei T-Bond
I rendimenti del trentennale hanno raggiunto il livello 3,171% venerdi per poi chiudere a 3,154. Tecnicamente un pullback come si diceva la scorsa settimana ci sta tutto. ma il mercato potrebbe stupirci ancora. La prossima settimana (mercoledì 14 dicembre) in ogni caso la Fed si dovrà esprimere sui tassi d'interesse e questo dovrebbe schiarire un pò anche il nostro quadro.
Naturalmente i prezzi a fronte di questa salita hanno continuato a scendere toccando quota 148. Il target "naturale di quest'onda sarebbe quello di ripercorrere l'intero price space dell'onda 4 di grado inferiore. Ora Se fosse cosi, l'onda 4 di grado inferiore come si vede nel grafico termino a 147,34 per cui un rimbalzo dovrebbe essere imminente.
Dollar Index e EUR/USD:
La correzione del Dollar Index sembra terminata col minimo dell'8 dicembre a 99,43. Questo minimo dovrebbe aver concluso l'onda [iv] a meno di uno sviluppo maggiore come illustrato nel grafico. In ogni modo il trend dovrà poi proseguire con un da (5) che dovrebbe chiudere in zona 103,300-103,330.
L'Euro ha concluso un A-B-C in controtrend andando a concludere l'onda (2) che prima di morire ritesta dal basso la trendline precedentemente rotta del triangolo con un comportamento esemplare da perfetto manuale dell'analisi tecnica. Ora attendiamo la rottura del minimo di lunedì scorso a 1,0503, per prendere il nostro stoplossa e portarlo qualche tiche sopra il massimo di onda 2 a 1,087. Il movimento ribassista terminerà con l'euro sotto la parità col dollaro.
Oro e Argento:
Continua la fase di debolezza per oro e argento anche se il secondo in settimana ha mostrato maggiore forza del primo. Sull'oro ho sospeso lo stoploss e vediamo dove si ferma. Per ora un rally è ancora possibile e un primo obiettivo dovrebbe essere il ritorno sopra 1.198-1200. Sopra quella soglia non escludo il ricarico della posizione long. Verso il basso medieremo solo se si ritorna alle quotazioni di un anno fa (1045-1050). se si tornasse invece alle tre cifre intorno a 950, la media al ribasso la farò acquistando direttamente fisico e non altro cartaceo.
PS Per gli amanti delle sterline, sono acquistabili le sterline 2017 su cui compare nel dritto il nuovo ritratto della regina apparso per la prima volta lo scorso anno, sulle sterline 2016, mentre sul retro in omaggio all'incisore romano Benedetto Pistrucci che 200 anni fa su un tampone di cera modellò, il S.Giorgio a cavallo che uccide il drago troviamo, in basso a sinistra dell'anno, uno scudo con sopra scritto 200.
Per l'argento stiamo fermi come siamo e vediamo se la prossima settimana ce la facesse a lavorare sopra 17,55... sarebbe già un buon sintomo per sperare di rivedere quotazioni maggiori.
alla prossima