Dopo una settimana di rialzi sui mercati azionari USA, soprattutto sugli indici S&P500 e Nasdaq100, ieri la chiusura di ottava ha fatto registrare un minimo ripiegamento dei valori.
Nello specifico l’indice S&P500 ha chiuso a 2181,90 a – 0,24%, il Nasdaq100 ha chiuso a 4808,04 a -0,38% infine il DOW ha chiuso a 18.867,93 a – 0,19%.
Dopo la rottura dei massimi storici da parte dell’indice DOW, siamo in attesa di una rotazione settoriale dell’indice S&P500 affinchè anche questo indice si decida a rompere i massimi storici del 15 agosto scorso posti a 2193,81.
Le dichiarazioni della Presidentessa della FED, Janet Yellen, di giovedi scorso per la prima volta hanno fatto capire chiaramente che il rialzo dei tassi a Dicembre prende sempre più corpo avendo dichiarato che lo stesso rialzo è “relativamente imminente”, situazione dovuta al fatto che la politica monetaria deve essere anche preventiva, per non rischiare di andare oltre i target prefissati e di conseguenza dover effettuare manovre correttive.
Come conseguenza di queste dichiarazioni abbiamo notato il dollaro rafforzarsi ancor più ma anche i mercati azionari hanno reagito, tutto sommato, bene.
Sul versante macro abbiamo notato degli ottimi dati usciti martedi sulle vendite al dettaglio di Ottobre a + 0,8% contro attese per + 0,6% ed anche il dato “core ex-auto” uscito a 0,8% contro attese per +0,4%, positivo anche il dato uscito giovedi sui CPI di Ottobre a + 0,4% contro attese per +0,3% mentre leggermente inferiore il dato CPI “core ex food & energy) uscito a 0,1% contro attese per 0,2% portando così il dato annualizzato a + 2,1%.
Passiamo ora a dare uno sguardo ai mercati azionari europei che nella settimana appena trascorsa hanno avuto invece un andamento lateral-ribassista, con movimenti percentuali abbastanza contenuti ad eccezione, manco dirlo, del nostro indice FTSE-MIB che ha lasciato sul parterre un bel – 4,4% ca. grazie sempre al settore bancario, massacrato oltre che dalle vendite su MPS anche dalle news che riportano la forte probabilità che anche Unicredit debba ricorrere ad un ulteriore aumento di capitale.
Questo nonostante le dichiarazioni accomodanti di giovedi scorso del Presidente della BCE, Mario Draghi, che ha ribadito la volontà del mantenimento della politica monetaria espansiva, senza entrare nello specifico di ulteriori futuri stimoli all’economia per un recupero dell’inflazione.
Infine uno sguardo al nostro Portafoglio azionario nel quale siamo in attesa di vedere se l’indice S&P500 riesce a rompere al rialzo i massimi storici effettuando una rotazione settoriale che ci permetta di poter entrare in acquisto su titoli anche di altri settori , inoltre registriamo l’acquisto sul mercato italiano del titolo biotecnologico :
- BB BIOTECH (CH0038389992) A 50,15.