L'elezione di TRUMP, al contrario di tutte le previsioni, ha messo molti investitori in uno stato d'animo di effettuare acquisti, dando agli indici azionari mondiali un notevole impulso rialzista. Gli investitori si sono concentrati sulle promesse del nuovo eletto per sostenere la crescita economica attraverso la spesa in infrastrutture, la spesa fiscale, meno tasse e meno regolamentazione delle imprese.
Wall Street stà anche scommettendo che le politiche di Trump favorevoli alla crescita economica hanno una migliore possibilità di essere emanate con i repubblicani che controllano il Congresso.
Quest’oggi i mercati azionari USA hanno aperto in gap up per poi proseguire i rialzi nel corso della seduta con l’indice DOW che andava a rompere i massimi fatti registrare ad agosto scorso a 18668 con un picco a 18873, non così l’S&P500 che pur aprendo in gap up non riusciva a confermare i rialzi percentuali del DOW fermandosi ad un massimo di 2182 non arrivando a 2193 fatto registrare ad agosto scorso, mentre addirittura negativo l’indice Nasdaq 100 che pur aprendo anch’esso in gap up con un massimo intraday a 4855, subito dopo un’ondata di vendite lo faceva precipitare sotto i 4700 punti solo in parte recuperato nel prosieguo della seduta.
A mezz’ora dalla chiusura i listini stanno riprendendo un po’ fiato e registriamo per il DOW un rialzo del + 1,18% a 18810, per l’S&P500 un rialzo del + 0,20% a 2168, mentre per il Nasdaq 100 un ribasso del -1,70% a 4740 .
I settori che hanno beneficiato di più della vittoria elettorale di Trump sono stati i finanziari, l’industriale, le materie prime, le costruzioni, ed il settore healthcare, di contro il settore dei consumer, delle utilities, il tecnologico e delle telecomunicazioni tra i più penalizzati.
Seduta contrastata invece per le Borse continentali, che dopo i rialzi della mattinata, hanno girato in senso negativo in una seduta non semplice da interpretare. L’unico comparto in deciso rialzo è quello bancario.
I mercati azionari europei hanno chiuso con il nostro FTSE-MIB che ha chiuso a 16805 in parità dopo aver fatto registrare in mattinata un max a 17164 a + 2,3%, lo SMI svizzero ha chiuso a 7928 a + 0,39%, mentre il DAX che ha perso il -0,15% a 10630 dopo un massimo intraday a quasi 10800 punti, il CAC40 ha perso il – 0,28% a 4540, l’EUROSTOXX50 ha perso il – 0,32% e l’IBEX maglia nera odierna che ha chiuso a 8756 a -1,63%. Evidentemente il rialzo del comparto bancario europeo non ha trascinato al rialzo gli istituti di credito iberici. Da sottolineare come in Russia l’ottimismo per l’elezione di Trump che dovrebbe portare a migliorare le relazioni tra i due Paesi abbia condizionato l'indice Micex di Mosca che è aumentato del 1,6% con un massimo intraday del + 3,25%.
Altro fenomeno finanziario che l’elezione di Trump ha riversato sui mercati è la forza del dollaro in recupero su tutte le valute ad eccezione della sterlina. L’euro è sceso dello 0,25% a $ 1,0892, e il rialzo dei rendimenti dei treasury 10 anni che hanno rotto la soglia del + 2,10%.
Infine uno sguardo al nostro Portafoglio azionario, ed anche qui dobbiamo ringraziare l’elezione di Trump, nel quale andiamo a registrare, con soddisfazione, il raggiungimento di un doppio target 50% sui nostri titoli USA.
Prima di ridare un occhio al quadro tecnico e pensare ad ulteriori acquisti, conviene far calmare il polverone e far assestare i mercati.
- BB&T (US0549371070) A 41,68 $.
- VALERO ENERGY (US91913Y1001) A 63,47 $.