Panoramica bond Est Europa


Come anticipato stamani, diamo uno sguardo a cosa passa il convento sul nostro mercato e per tagli umani sui bond dell’Est Europa, i quali offrono ancora rendimenti accettabili e livelli di Credit Risk decenti, ben superiori a tanti High Yield di aziendine che possono saltare per aria dalla sera alla mattina.

La tabella estratta dal mio database di bond evidenzia, ancora una volta, la desolazione sul nostro mercato (MOT o EuroTLX che dir si voglia), ben pingue di emissioni bancarie di tutti i tipi e strutture (ma guarda caso…) con lotto minimo rigorosamente 1.000 Euro (così il retail può comprare allegramente roba scadente e cara), e molto povero di governativi (che non siano BTP o BUND) o altri corporate, se non con lotti disumani.

Infatti, sul nostro EuroTLX sono quotati sia titoli della Croazia, sia della Romania e ben uno (!) della Bulgaria, mentre è assente l’emissione dell’Albania di cui parlavo stamattina. Tuttavia, il piccolo risparmiatore potrà rivolgere le sue attenzioni solo ai bond della Romania, poiché quelli della Croazia hanno lotto minimo 100.000 Euro o (udite udite…) ben 200.000 USD.

Tutti i bond Romania invece hanno lotto minimo di 1.000 Euro o 2.000 USD, per cui qualcosa si può fare. Tuttavia non c’è granché da scialare, perché valutando i bond scopriamo che tra i comprabili non c’è moltissimo. Se poi vogliamo mediare tra maturity, rendimento e sottovalutazione, il cerchio si restringe ancora.

Nella tabella (valorizzata con i close di ieri) ho evidenziato quattro potenziali candidati che presentano secondo il mio modello ASW le migliori in termini di sottovalutazione rapportata alla maturity. A parte la Croazia, che avendo lotti minimi per pochi eletti, per la Romania in USD (lotto minimo 2.000 USD) la scadenza 2022 gira in ASW a Eur+152 offrendo un YTM del 2,59% e risultando sottovalutata di oltre 200 bps; l’emissione in EUR con scadenza 2024 gira in ASW a Eur+141 offrendo un YTM dell’1,73% e risulta sottovalutata di oltre 150 bps.

Interessanti anche le altre con scadenze più lunghe, ma a mio modesto parere non è proprio questo il momento migliore per allungare le duration, anzi esattamente il contrario. Ormai le scadenze a breve sono andate anche per questa categoria di governativi (abbiamo addirittura rendimenti negativi sulla Romania in Euro dal 2018 sino al 2020). Da tenere monitorate comunque, poiché essendo ovviamente e sfacciatamente sopravvalutate potrebbero verificarsi delle correzioni su cui provare a spuntare qualcosa.

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