Gli amici del Lombardreport.com non sono stati sorpresi nel leggere l'articolo sull'allegato A&F di La Repubblica di oggi. L'articolo rivelava che Retelit dovrebbe rivedere al rialzo i suoi piani industriali per gli ottimi risultati semestrali superiori alle precedenti stime.
Per noi che frequentiamo da oltre due anni le assemblee di questa societa', interessante come turn around reddituale (e ne riportiamo sempre i commenti e le conclusioni su queste colonne), la revisione era la logica conseguenza del raggiungimento dei primi positivi risultati. Con una semestrale con fatturato cresciuto del 22% e Ebitda del 49% ed inoltre una caccia serrata alle aziende specializzate nella banda larga era tutto scritto, i nostri amici lettori conoscevano gia' la svolta reddituale in atto da un biennio.
Quello che sorprende e' che la stampa finanziaria non citava Retelit (forse i giornalisti non la conoscevano neppure come quotata...) quasi mai quando scrivevano di banda larga e dei progetti governativi, quasi giornalmente ricordati da Matteo Renzi !! Ma le premesse di un rialzo esistevano da tempo, Banca IMI ad esempio aveva fissato, molti mesi fa, quando i dati del semestre non erano ovviamente noti, un target di 1 euro (target -price per di piu' drasticamente ridotto ad 1 euro da Banca IMI solo per la "scarsa liquidita' dell'azione." Forse questa penalizzazione sparira' perché ormai gli scambi sono cospicui (oggi 1,5 milioni di pezzi).
Alla fine ci fa pero' piacere notare che i fondamentali vengono prima o poi alla ribalta. Attendiamo percio' le eventuali nuove valutazioni di Banca IMI dopo la semestrale ed attendiamo gli eventi, ci sono pochissime societa' sulla piazza in questo settore senza un azionista di maggioranza e con un turn-around reddituale da manuale. Solo Enel e poche altre sono interessate alla banda larga, un settore per di piu' patrocinato, come sopra ricordato, dal Governo. Da quando scrivemmo il primo articolo (quasi tre anni fa) su Retelit le azioni sono salite da 0,50 a 0,77 euro, la pazienza e' la virtu' dei forti ! Da lunedi scorso le azioni sono state promosse sul settore STAR, quello che richiede elevati requisiti e con questo patentino di qualita', Retelit diventa una piccola blasonata realta'.
I gestori potranno approfondire il bilancio e scopriranno che le perdite pregresse fiscalmente deducibili rappresentano oltre meta' della capitalizzazione e che la societa' è scalabile in quanto non esiste un azionista di riferimento. I libici posseggono il 14,9% ma sono ora emarginati dalla gestione, quando il piano della banda larga sara' finalmente approvato con ulteriori miglioramenti l'interesse non dovrebbe certamente scomparire.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)