Si è puntualmente verificato ciò che ieri sera non ci auguravamo per la giornata di oggi sui listini azionari internazionali.
Tutto è partito dalla forte svalutazione dello Yuan (renimbi) che per la seconda volta in questa settimana ha fatto sospendere le contrattazioni intraday alla borsa di Shanghai per aver raggiunto il -7% (introduzione del circuit breaker).
Secondo gli analisti questa è l’ennesima conferma che la Banca centrale cinese stà lasciando scivolare sempre più la valuta per rendere le sue esportazioni più competitive in quanto la seconda più grande economia del mondo è ancora più debole di quanto si fosse immaginato.
In questo tunnel ci si è messo anche il petrolio, scivolato sotto 33 $ al barile portandosi a livelli così bassi da 12 anni a questa parte, prima di riprendere un po' di fiato (al momento che scriviamo siamo a 33,40 $/b) e per finire, nel tunnel c’è anche il report (minute) dell’ultima riunione della FED nel corso della quale è emerso che per molti membri la scelta di rialzare i tassi è stata una decisione sofferta.
A fronte di questi provvedimenti e notizie, secondo voi è possibile uscire dal tunnel e rivedere la luce ??
Non per ora pensiamo noi, anche se un piccolo rimbalzo ci sarà per smaltire questo ipervenduto, ma il climax stà cambiando.
Passando a dare uno sguardo ai mercati internazionali iniziando da quelli europei, questa mattina abbiamo assistito ad un’apertura in netto gap down seguita da un recupero intorno all’orario di chiusura del cash, ma subito dopo i futures sono di nuovo tornati a scendere andando a ritestare i minimi intraday.
Gli index hanno chiuso tra il – 2,50% dello SMI e il – 2,29% del DAX (i peggiori) ed il – 1,70% del CAC40 ed EUROSTOXX50, mentre star (si fà per dire) della giornata il nostro FTSE-MIB che ha chiuso con un – 1,14% ricordandoci però che ieri era stato il più bistrattato nelle vendite.
Come dicevamo prima, in questi istanti i futures del DAX e dell’EUROSTOXX50 stanno perdendo rispettivamente il – 3,33% ed il – 2,80% in scia alla ulteriore negatività degli indici USA, che in mancanza dell’uscita di dati macro importanti (ricordiamo che domani sono previsti i dati sull’occupazione non agricola) risentono, oltre agli scenari sopra descritti, anche di valutazioni da parte degli analisti circa una sopravvenuta incertezza in materia di utili trimestrali in uscita nei prossimi giorni.
Infine uno sguardo al nostro Portafoglio azionario, dove riportiamo stop secchi sui titoli europei SEB e KUKA (- 7%), mentre sul mercato italiano abbiamo venduto INTERPUMP con una modesta perdita (- 2,40%) ben compensata dalla vendita in profit di BANCA IFIS (+ 15,50%), nel dettaglio:
- BANCA IFIS (IT0003188064) A 26,29.
- INTERPUMP (IT0001078911) A 13,27.
- KUKA (DE0006204407) A 76,70.
- S E B (FR0000121709) A 88,73.