un crac cinese che non ci sorprende. Da mesi infatti


Da molti mesi  abbiamo battuto sulla grancassa : le statistiche cinesi non ci convincono. Non ci convincevano negli anni '70 e non ci convincono ancora. Seguiamo la  filosofia di Marc Faber che crede che la Cina stia crescendo del 4% circa.

Percio' siamo rimasti  sorpresi che il mercato cinese, abbia reagito in una maniera così caotica ad un  (leggero) peggioramento della situazione economica. Un 7% di crac è durissimo da sopportare per chi fosse stato investito.

Eppure ora passiamo dall'altra parte della barricata. Si protesta  perché la crescita cinese è miserabile. Sia che ci si basi su un 6,4%,sia che  abbiano ragione gli statistici che parlano del 4%....sempre si tratta di CRESCITA.  E criticare a man bassa una economia che cresce del 4%(nella peggiore delle ipotesi) è ridicolo,visto che le critiche vengono da illustri luminari che lanciano i loro strali da Paesi che crescono dello 0,8%-1,5%!!!!

Percio',come dicevano gli antichi antenati,"est modus in rebus". La Cina non crescera' del 7%,ma anche se cresce del 4% questo significa che comprera' PIU' merci, Le reazioni dei mercati delle commodity sono percio' dettate da un isterismo difficile da comprendere.

Chiaramente quanto sopra scritto è valido se la crescita è veramente (almeno) del 4%.Se  invece si dovesse  parlare prima o poi di decrescita....gettiamo questi (inutili) commenti in spazzatura.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)