Qualche idea forte per il 2016 e commento di fine anno


Si è finalmente chiuso questo complicato 2015, che a prima vista sembra stato semplice, ma in realtà si è rivelato molto complesso e complicato per tutte le asset class.

Il nostro portafoglio a Rischio Contenuto, che come sapete è diventato negli ultimi mesi leggermente più esposto al rischio e quindi anche ai rendimenti attesi, lo abbiamo chiuso al 31/12/2015 con un risultato adeguato per un portafoglio da “buon padre di famiglia”, ovvero con un +2,13%. Ricordiamo, a scopo di confronto, che i bond corporate investment grade hanno chiuso il 2015 con estrema volatilità (il nostro portafoglio non è mai andato in negativo nemmeno per un mese) e con una performance vicino allo zero. Se invece paragoniamo il nostro portafoglio con gli indici corporate High Yield, il 2015 è stato un anno a due faccie: HY europei positivi con un +1,5% circa, mentre gli HY Usa hanno chiuso con un pessimo -6%; ancora peggio la performance delle obbligazioni governative dei Paesi Emergenti che hanno chiuso il 2015 con un -7% circa se convertita in Euro.

Anche sul fronte equity il 2015 è stato un anno particolarmente diversificato: Indici europei positivi con in testa Milano a +12%, Dow Jones -2%, Cina e Giappone, rispettivamente positivi del 5% e del 9%, migliore mercato al mondo Venezuela con un +278%.

Ed il 2016 come sarà?

Crediamo che le banche centrali saranno ancora i market mover del 2016 con la Fed che rialzerà ancora in tassi, ma con estrema gradualità.

I nostri indicatori tecnici di medio ci indicano ancora Risk On per almeno la prima parte dell’anno, tuttavia crediamo che sarà anche il 2016 molto volatile e con importanti differenze di performance fra singoli paesi anche della stessa area economica-politica.

Gli osservati speciali saranno, almeno per il primo bimestre, gli HY Usa ed il petrolio. Se il petrolio continuerà a scendere ciò renderà gli HY ancora più rischiosi ed a seguire ci potrebbero essere delle conseguenze negative anche per gli asset azionari esposti a questi mercati.

Altri temi particolarmente caldi saranno quelli che arriveranno dal sol levante: La Cina vivrà davvero un Hard landing od al contrario (e noi puntiamo su ciò), un bottom economico è oramai alle porte?

Idee Forti per il 2016? Poche ma buone!

Come detto siamo convinti che sarà un altro anno molto volatile per tutti gli asset finanziari tranne uno, l’EurUsd. Al contrario del sentiment comune, crediamo che il major Cross resterà in un ampio trading range ovvero 1,05-1,14.

Riteniamo inoltre che l’equity europeo avrà un anno piuttosto volatile ma positivo. Abbiamo al proposito un’idea molto forte: gennaio sarà un mese negativo, ma crediamo che da febbraio il mercato potrà ritornare positivo con massimi probabilmente poco prima dell’estate ed a seguire un’estate piuttosto difficile.

Sul fronte commodity: incominciamo a vedere su petrolio un mercato da vera capitolazione, ma è ancora presto per rimettersi lunghi ad oltranza dell’oro nero, tuttavia riteniamo che il 2016 sarà finalmente l’anno del bottom per l’oil.

Queste per ora alcune nostre view piuttosto forti, ma fra qualche giorno vi aggiorneremo anche su altre view forti e fuori conesensu.

Ps ricordiamo a tutti i nostri lettori che i prezzi al 31/12/15 dei titoli presenti in portafoglio, diventeranno i prezzi di carico per gli stessi  per il 2016.

Redazione RC

Gli ultimi articoli di Redazione Rischio Contenuto