Stimiamo moltissimo l'economista Guido Salerno Aletta, autore,tra l'altro, della proposta sul tagliadebito,insieme a Andrea Monorchio,ex ragioniere dello Stato, incredibilmente dimenticata dai vertici del Governo.
Una proposta che avrebbe permesso all'Italia, sfruttando i bassissimi tassi odierni e il desiderio di una diversificazione degli investimenti, di limare di 300-400 miliardi il nostro debito pubblico nella piene legalita'. Un segnale fortissimo al mercato. Milano Finanza l'ha propugnata da anni ,ma finora il progetto non è stato esaminato. Eppure avrebbe tacitato una valanga di gufi europei sull'evoluzione della situazione italiana.
Nel frattempo sembra che l'Europa voglia proseguire,riflettendo i dettami tedeschi, nella sua politica masochistica. Le scelte,come il QE, vengono deliberate sempre in ritardo con la solita critica negativa dei tedeschi. La vigilanza bancaria ha fatto molti danni. E la scelta di approvare il bail in,dopo avere evitato di sfruttare anni fa l'intervento statale allora permesso, sta provocando una valanga di chiusure in molte banche minori,considerate a torto o ragione meno sicure.
Consigliamo percio' agli amici che ci seguono la lettura del lungo,dettagliato articolo di Salerno Aletta a pagina 11 di Milano Finanza ora in edicola. dal titolo "una strada senza uscita". Basta l'occhiello "il bilancio dell'Unione europea è sempre piu' fallimentare. ...Tra Brexit e Grecia si rischia la dissoluzione"
L'articolo,che ripetiamo,merita la massima attenzione, termina con il seguente commento"la strada che porta alla dissoluzione sembra gia' segnata".
Nel nostro piccolo non possiamo non essere d'accordo. Per ora Draghi riesce a tamponare,per quanto nelle sue possibilita', gli errori compiuti da Bruxelles.. Speriamo che riesca a proseguire nella sua opera. Perché,ripetendo quanto scrive Salerno Aletta, "tra Brexit e Grexit si rischia la dissoluzione"
PS Chiaramente,con queste premesse, la posizione del portafoglio a SCARSO rischio del lombardrepèort.com rimane invariata,lontana dai rischi. La borsa,lo riportiamo per l'ennesima volta,non è un casino ed inolttre....è sempre aperta se dovessimo cambiare idea.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)