I temi sono sempre gli stessi: nuovi minimi sul petrolio e Banche sempre in tensione per l’incertezza sull’evoluzione delle sofferenze (NPL). Ieri da Francoforte sono arrivate rassicurazioni sulle informazioni aggiunte richieste a varie banche sui Npl: “..è una prassi che ha coinvolto diverse banche europee”. Padoan ha poi puntualizzato che le richieste di Francoforte non sono da interpretare come segnale di preoccupazione per il sistema bancario italiano. La nostra impressione è che la gestione da parte di Francoforte di questa crisi sia a dir poco dilettantesca: ci auguriamo che domani il grande Mario Draghi possa dare qualche supporto serio e professionale agli operatori.
Giappone: l’indice Tankan, che segnala la fiducia delle grandi imprese, è sceso a 6 dal 9 di dicembre e dovrebbe restare debole anche per il prossimo trimestre. I timori sono legati ad un rallentamento dell’economia globale, trainata al ribasso dalla solita Cina. Il Nikkey è tornato ufficialmente in Bear Market.
Mercato Obbligazionario: la crisi del settore bancario non sta per fortuna impattando i Btp e quindi il rischio paese resta stabile. L’apertura odierna del reddito fisso è stata più che positiva con Btp Future in rialzo del 0.35% con spread Btp-Bund in aumento ma in zona ancora safe a quota 103
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