Tanti tanti anni fa interiorizzavo i momenti di ribasso e i sentimenti andavano ad impattare sull'umore, sul sonno, sulle emozioni. Poi con il passare degli anni ho iniziato a rimanere abbastanza freddo anche se non nascondo che lo stupore mi prende quando vedo le reazioni di fronte agli eventi estremi del pubblico e parzialmente anche le mie.
Siccome quello occorso sui mercati è stato un evento estremo (non ancora terminato peraltro) voglio riassumervi i sentimenti che mi hanno animato in questo frangente.
Il primo sentimento è quello del dubbio: io so che ci sono alti e bassi in Borsa come nella vita, questo è un momento di ritracciamento negativo della equity line come ce ne sono stati tanti altri e come ci sono stati tante altre espansioni "anomale" positive al rialzo della equity. Bisogna prenderne atto senza scoraggiarsi ora e senza esaltarsi dopo. Il dubbio è se si sia fatto tutto quello che si doveva fare, con la necessaria prudenza. Un dubbio ovviamente che ci tormenta. E' evidente che molti lettori sono entrati in Borsa sui massimi e hanno visto solo la fase negativa e questo per il lettore "recluta" fa sorgere un legittimo sentimento di tradimento. Un conto è dire che in Borsa non si guadagna sempre un conto è provarlo sulla propria pelle. Il migliore ansiolitico è quello di verificare quando si è entrati in Borsa e plottarlo relativamente all'andamento dell'indice e ci si può togliere molte ambasce.
Il secondo sentimento, dopo quello del dubbio, è quello della vendetta: se la Borsa doveva crollare e non crolla allora sale e quindi ricompriamo tutto subito. Anche qui con il passare del tempo è bene che sia il mercato a dirci che cosa debba essere ricomprato subito (ad esempio Saes Getters ?) piuttosto che gli altri titoli. La fretta è cattiva consigliera in Borsa, meglio leccarsi le ferite e ragionare a mente fredda.
Il terzo sentimento è quello dello scoramento, ovvero del "non ce la faccio più, mollo tutto, cambio ...". Quello è un sentimento che a me non viene (almeno per il momento) perché so che debbo guardare oltre il ponte del ribasso ma so che ogni volta che succedono questi crolli inaspettati (ogni crollo è sempre inaspettato altrimenti non sarebbe un crollo) dobbiamo tutti trovare la forza per una analisi dei punti di forza e di debolezza del nostro agire. E sono analisi fatte con il sangue dei mercati e non le parole e quindi di solito sono analisi che lasciano il segno, come le ferite. So per esperienza che ogni crollo viene gestito meglio di quello precedente. La perfezione è un limite che tende al massimo, nessuno ti dice quando sei perfetto, l'importante è che tu tenda verso la direzione giusta.
Tenete conto di una cosa: il mercato sembra girare al rialzo, Wall Street regge, Shangai sta andando nel breve in orizzontale con buoni volumi. Quindi il supportone regge.
Ci sono due considerazioni tuttavia che dobbiamo fare prima che finisca il ribasso o che semplicemente arrivi il patatrac (questo ve lo scrivo domani):
1. cosa succede se il mercato azionario dovesse inserirsi in un ribasso di 3 anni
2. come può essere gestito un patrimonio anche solo di 1 milione di euro
La prima domanda è "tradare i derivati come i futures o le opzioni o i bond", la seconda invece è molto complessa perché non puoi gestire 1 milione di euro come se fossero 10.000 euro nel trading, entra ed esci. In questo caso e lo consiglio a tutti coloro che mi hanno scritto finora che bisogna "gestire il rischio" e quindi entrare ed uscire dal mercato in maniera progressiva. In caso di ribasso occorre liquidare quelle posizioni ancora in utile, poi quelle in pareggio ed infine quelle in perdita e quelle incancrenite. Se vendi qualcosa in utile puoi sempre ricomprarla un po' più sopra e il tuo ego (alias il tuo capitale psicologico) non viene intaccato. Se vendi una posizione con -90% il tuo ego è morto e per ricostruirlo (se mai si ricostruisce) ci vogliono anni. Quindi ricordatevi bene che il male (la perdita) deve essere gestito da piccolo, perché come il tumore se diventa grande diventa esiziale. E sotto questo profilo noi siamo stati bravi perché lo abbiamo gestito. E' venuto nei miei uffici un lettore alcuni giorni fa e mi ha detto una cosa che mi ha fatto piacere: mi ha detto che solo il Padreterno sa se con l'azionario lui guadagnerà, l'unica cosa che lui vuole sapere per certo è che non morirà per uno stop loss non rispettato.
Infine mal comune mezzo gaudio, per me non è così, perché a guadagnare si fa fatica e quindi mi dispiace quando gli altri perdono, ma noto che molti lettori lo considerano una specie di toccasana. Ricordatevi che ho visto interi patrimoni spazzati via da investimenti pari al 70% del capitale in certificati sulle energie (-300.000 euro di valore assoluto), ho visto altri 1.000.000 di euro andati in fumo in MPS "perché è la banca di famiglia da 4 generazioni", e sono sicuro che ho ancora molto da vedere nelle prossime settimane.
E siccome nessuno nasce imparato vi mostro la equity line del conto aziendale in derivati (che in realtà è un contone) dove se guardate la equity dall'inizio come sempre sembra un amore ma se prendete gli ultimi 3 mesi penserete che se potevate ne avreste davvero a meno. Questa è la realtà del trading, e pensate a cosa dovrei pensare se invece di partire nel lontano 2012 sulla equity line che segue fossi partito 8 mesi fa.
In conclusione animo e coraggio: la Borsa non chiude domani, comunque sia andata e comunque andrà l'unica cosa certa è che dobbiamo tutti (me compreso) rispettare gli stop loss.