Avevamo una visione del mercato molto semplice: non puoi gridare al lupo quando sei poco sopra di un supporto fondamentale. O hai a disposizione la sfera di cristallo che ti dirà cosa farà quel mercato a cavallo del supporto oppure conviene aspettare il raggiungimento del supporto e capire di che morte si deve morire. Questo in un contesto in cui i miei indicatori segnavano brutto tempo ma non l'apocalisse: vedere il caso del VIX spread (VIX a 3 mesi su VIX a 1 mese) che si è portato in zona 1, ovvero normale oscillazione negativa.
Su marketwatch.com di 2 giorni fa era comparso un articolo a tutta pagina con il report di JP Morgan che invitava a vendere ad ogni rimbalzo perché il mercato sarebbe crollato del 20% prima di ripartire (20% è una normale oscillazione di borsa per l'umore del mercato USA). Secondo me è rischiosissimo fare una valutazione di questo tipo, poi in parte corretta oggi da un articolo di un manager di JP Morgan Investment sul financial times in cui sostanzialmente parlava di fine ciclo macro e non si sa cosa succede ma tutto comunque è nel binario del rialzo. Morale: alla fine contano i prezzi degli indici e non le sbavate di macroeconomia, e contano indicatori come quello del Breath che mostro spesso o il VIX Spread ed altri ancora che uso da diversi anni. Misurare il polso del mercato solo con le view macro delle banche sarebbe mortale, lo stesso solo guardando gli indici, e altrettanto solo con gli indicatori cosiddetti di sentiment o di respiro. Ma se metti insieme il minestrone ti puoi ricavare un modello che alla fine se lo testi ti dà qualche vantaggio sul mercato e soprattutto sulle singole 3 componenti.
BUY UFFICIALI E PORTAFOGLIO:
ACEA: ha un roe del +11,24% nel 2014 e una buona storia di redditività. Il 2015 è atteso in linea con la recente storia di una redditività ROE a due cifre. Non l'abbiamo mai comprata, ma de facto ha corso finora. Guardate in che maniera il ribasso di questi giorni sia stata semplicemente una scusa per accumulare il titolo. Ora siamo a cavallo della resistenza, se ci fosse un punto per entrare dovremmo essere i primi. Rimane il grande dubbio che si tratta di una utility e se davvero fosse vero che ci dobbiamo mettere a comprare utility allora dovremmo riconsiderare molto di quanto segue. Attendiamo gli eventi.
AMPLIFON: impressionante che sotto i minimi il titolo abbia ancora fiato da spendere, mostri una accumulazione di volumi impressionante e sia vicino di nuovo ai massimi storici di 8,365.
HERA: se guardate il titolo negli ultimi 2 anni è un gatto morto. In ogni momento lo aveste preso sareste stati a bagnomaria per mesi, o stoppati malamente. Serie storica rumorosissima anche se crescente. Con la sparata di lunedì e martedì diventa cavalcabile alla Dave Landry, quindi potremmo considerare un buy altamente speculativo. Vediamo se uncina.
LA DORIA: anche questo un titolo che sembra non riuscire a scendere. Mi piacerebbe però vedere più volumi, è chiaro che se riparte lo ricompriamo.
SAES GETTERS: rimasto in piedi come una roccia. Sarebbe da ricomprare ancora se riparte.
TREVI: titolo illiquido, un po' fa paura, perché non sarebbe da entrare con 400 abbonati. Però quello che vedo io è quello che vedete voi, un triangolo di quelli da manuale dopo un bottom up sempre da manuale. E i volumi non accennano a diminuire, anzi sono sempre in acquisto. Da tenere ritagliato sul comodino.
YOOX: abbiamo fatto finora qualche bel giro, sempre uscendo a target e poi a pareggio. Però il titolo è in accumulazione perché non riesce a scendere. Non escludiamo di ricomprarlo.