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BORSA ATENE
La Borsa di Atene tornata ieri alle contrattazione ha subito una profonda flessione: la nostra opinione è che si tratta si di un calo ampio ma ci ci verrebbe da dire in linea con le attese degli economisti. La caduta dell'azionario greco infatti non ha trascinato in basso gli altri mercati: sull'obbligazionario italiano quasi a conferma si è registrata si qualche vendita ma circoscritta e in un contesto di scambi comunque assai sottili. Anche in riferimento allo spread spread Btp/Bund notiamo un allargamento di pochi tick a quota 119; il decennale italiano è dunque ripartito dal rendimento dell'1,78%.

QUANTITATIVE EASING: FACCIAMO IL PUNTO
Nel corso del mese dl luglio Bce e Banca d'Italia hanno acquistato titoli del settore pubblico italiano per la cifra di 8,248 miliardi di euro; importo appena superiore agli 8,164 miliardi acquistati nel corso del mese di giugno. In questo modo il totale degli acquisti sale a 39,833 miliardi, con un vita media residua del portafoglio che si porta a 9,03 anni rispetto al dato di giugno pari a 8,83 anni.
Dai dati mensili sul programma di Qe, diffusi ieri da Francoforte, emerge inoltre che in luglio, nell'ambito del Qe, la Bce ha effettuato acquisti di titoli della zona euro (settore pubblico, covered e Abs) per 61,309 miliardi. Come già preannunciato da Draghi, in luglio il programma acquisti di Bce è risultato leggermente inferiore dopo che nei mesi di Maggio e Giugno si era anticipato acquisti per circa tre miliardi al mese rispetto al target mensile di 60 miliardi.

AUSTRALIA: TASSI CONFERMATI
Esattamente come ampiamente previsto, Federal Reserve Bank of Australia ha confermato il costo del denaro sull'attuale 2%. Da tenere in considerazione invece il comunicato che accompagna la decisione di politica monetaria all'interno del quale la banca centrale ha lievemente smorzato il tono espansivo, definendo meno impellenti nuovi tagli a dispetto della vistosa caduta nei corsi delle materie prime.

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