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CINA: BORSA E MERCATI
Dopo l'annuncio di ieri della Banca centrale cinese con l'indicazione delle misure a supporto dell'economia i mercati hanno reagito in modo incerto quasi a sottolineare come gli operatori ritengano necessario un supporto più consistente da parte delle autorità.
Dopo le pesanti perdite delle ultime tre sedute, Shanghai ha vissuto una mattinata volatile: avviatasi in lieve rialzo, la piazza cinese é arrivata a perdere il 3%, per poi azzerare nuovamente le perdite e riportarsi in positivo. Intorno alle 7,30 il listino avanza di oltre il 3%. Ieri a borsa chiusa Pboc ha annunciato il quinto taglio da novembre dei tassi sui prestiti a un anno. Sforbiciata di 25 punti base anche sul tasso annuo dei depositi, mentre il coefficiente di riserva obbligatoria per le banche principali è stato ridotto di 50 punti base al 18%.

PROSSIME MOSSE BCE
Ieri il numero due di Francoforte Vitor Costancio (sotto in foto) ha dichiarato che la Bce é pronta ad intervenire con misure aggiuntive nell'ambito del suo mandato per rispondere a qualsiasi variazione materiale dell'outlook sulla stabilità dei prezzi ma è fiduciosa che l'attuale programma di quantitative easing riesca a riportare l'inflazione verso il target

Costancio ha proseguito definendo prematuro trarre conclusioni sulla situazione in Cina, sottolineando come di per sè l'economia non stia frenando in misura tale da giustificare le turbolenze viste sull'azionario. Per meglio capire l'orientamento di Bce in merito agli ultimi sviluppi su mercati finanziari e congiuntura economica è consigliabile seguire l'intervento di Praet previsto per oggi a mezzogiorno.

GRECIA: PER ORA NESSUNA NOVITA'
Questa notte si chiuderà, quasi sicuramente senza esito, la finestra di tre giorni concessa a Lafazanis, leader di Unità popolare, formazione ostile al bailout nata dalla scissione di Syriza, che dopo il nulla di fatto dei conservatori di Nea Demokratia ha ricevuto il mandato per tentare di formare un nuovo governo con i voti dell'attuale parlamento.
Con tutta probabilità il presidente della Repubblica cercherà di fare un ultimo tentativo di mediazione tra i partiti, comunque destinato al fallimento. Dopodiché nominerà un premier ad interim e indirà nuove elezioni, da tenersi entro 30 giorni.
Tsipras, che ha aperto ufficialmente la crisi dimettendosi dopo aver sottoscritto un terzo piano di assistenza finanziaria con i partner europei, approvato solo grazie ai voti dell'opposizione, punta ad ottenere la maggioranza assoluta con nuove elezioni a settembre. Anche questa nuova ipotesi ha però i suoi lati oscuri: infatti, un esito del voto che consenta la formazione di un governo in grado di implementare le misure previste dal piano di salvataggio in cambio degli aiuti è tutt'altro che scontato.

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