Abbiamo atteso la chiusura dei mercati, italiano ed europeo, per fare la conta dei morti (gli altri) e dei feriti (noi).
A livello di news e di analisi c'è poco da dire, quando dopo un'apertura in gap down nell'intraday si arrivano a toccare sugli indici azionari performance negative del – 10% rispetto alla chiusura del giorno precedente, cosa che non abbiamo MAI visto sugli indici che seguiamo, forse solo su qualche futures (EUROSTOXX50 il 6 maggio 2010), appare chiaro che non ci sono livelli di supporto che tengano, le vendite alimentano le vendite in un crescendo di volumi enorme, dovute principalmente a vendite per raggiunti livelli di STOP (come noi), a ricoperture imposte dai brokers ai loro clienti (stamani Interactive Brokers ha comunicato alla clientela che la marginazione intraday era sospesa e che il riferimento era la marginazione overnight opportunamente modificata), ed all'azione delle macchinette che stoppano le posizioni "lunghe" e girano le posizioni aprendone altre in modalità "short".
In chiusura notiamo gli indici europei recuperare dai minimi, ma chiudere sempre con un pesante – 6% per il nostro FTSE-MIB e – 5,30% per EUROSTOXX50, CAC40 ed EOE, leggermente meglio il DAX e l'IBEX a – 4,70% e 4,20% rispettivamente e meno peggio di tutti lo SMI svizzero che chiude a – 2,25%.
Da segnalare che i futures europei stanno recuperando parte della negatività in scia al recupero del cash USA.
Per quanto riguarda il nostro Portafoglio azionario, ovviamente siamo stati stoppati su tutti i titoli acquistati, certo dispiace ma abbiamo ancora le munizioni per poterle utilizzare nella prossima guerra ai mercati. Di seguito i prezzi di vendita dei nostri titoli:
– BANCA IFIS (IT0003188064) A 19,52.
– BANCA SISTEMA (IT0003173629) A 4,302.
– FINECOBANK (IT0000072170) A 6,545.
– MARR (IT0003428445) A 16,09.
– SARAS (IT0000433307) A 2,11.
– ALTRIA (MO.NYSE) (US02209S1033) A 49,00 $.
Pagina a cura di SANDRO MANCINI.
(articolo di Sandro Mancini)
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