STOPPATI SU...e considerazioni


Chiusura di ottava che è difficile prevedere peggiore, oltretutto dopo i continui ampi ribassi dei giorni scorsi. Ribadiamo, come scritto negli articoli precedenti, che non crediamo che le motivazioni uscite in questi giorni circa le dimissioni del governo Tsipras e le probabili elezioni politiche in Grecia a settembre, se il leader del partito "new democracy", tale Meimarakis, non riesce nel giro di 3 giorni a formare una nuova coalizione, crediamo che solo marginalmente la svalutazione dello yuan ed i dati cinesi in contrazione (PMI ai minimi dal 2009 a 47,14 dal precedente 47,8) abbiano potuto influire su tali ribassi. Di contro abbiamo avuto ampi consensi dal Parlamento tedesco circa gli aiuti alla Grecia, confortanti dati macro tedeschi sul loro PMI di Agosto (54 da 53,7 del mese precedente) grazie al settore manufatturiero nonostante il rallentamento della domanda cinese, verso la quale la Germania ha una importante percentuale di esportazione, confortanti dati macro dell'area Euro relativi ai PMI di Agosto (54,1 contro 53,9 del mese precedente ma con attese a 53,7).

Passando ai mercati USA, sono usciti in settimana dati macro contrastanti (PMI manifatturiero deludente di Agosto 52,9 contro 53,8 del mese precedente e CPI di Luglio a + 0,1% contro il + 0,2% del mese precedente) contro un ottimo dato della FED di Philadelphia circa l'attività manifatturiera di Luglio (+ 8,3 contro il + 5,7 del mese precedente) e la discesa davvero notevole del petrolio che in questi istanti a rotto al ribasso al soglia dei 40 $/b, ma cosa più importante per i mercati azionari è stata la pubblicazione delle minute della riunione del FOMC di fine Luglio da dove si evince che con molta probabilità l'atteso rialzo dei tassi sarà ancora una volta prorogato a fine anno.

Alla luce di ciò, noi propendiamo più per una fase da grosse partite di prese di beneficio che facendo scattare i livelli di STOP su indici ed equity, hanno alimentato a loro volta l'attività delle macchinette in modalità cover to buy ma soprattutto in modalità short entry.
Solo in questo modo noi ci spieghiamo il – 13,5% sull' indice DAX nelle ultime 11 sedute, il – 12% sull'indice EUROSTOXX50 sempre nelle ultime 11 sedute, il – 11,5% del CAC40 e il – 9% ca. del nostro FTSE-MIB (una volta tanto il meno venduto).
Molto più stabili, ma anch'essi sotto speculazione, gli indici USA dell'S&P500 che ha perso il 5,5% ma in sole 4 sedute compresa quella odierna e del DOW anch'esso ha perso il – 5,5% nelle ultime 4 sedute.

Concludiamo con uno sguardo al nostro Portafoglio azionario.
Sui titoli italiani ci siamo salvati in chiusura per il rotto della cuffia su Banca Ifis e Banca Sistema (su quest'ultima hanno fatto in mattinata la solita maialata tra spazzolata del book per far entrare gli STOP e alimentazione dello short da parte delle solite macchinette, fatto salvo poco dopo riprendere i livelli precedenti), dobbiamo solo sperare che lunedi ci sia un corposo rimbalzo altrimenti prendiamo una bella paga.
Mentre sui titoli europei abbiamo preso STOP secco sul titolo francese UBISOFT e per un solo tick non abbiamo preso lo STOP sul titolo tedesco FRESENIUS (valuteremo nel weekend se abbassare il livello di STOP per non farci impallinare in apertura lunedi e poi vederlo partire al rialzo).

Non è una bella fase da commentare soprattutto per i nuovi abbonati, mentre per chi ci segue da tempo l'unico lato positivo è che siamo scarichi di titoli rispetto ai corposi guadagni precedenti.

UBISOFT (FR0000054470) A 16,79.

LA REDAZIONE.

(articolo di Sandro Mancini)

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