Mi dispiace se non sono riuscito a rispondere a tutte le email dei lettori ieri e stamattina presto. Una sola parola: no panic. Io cerco di rispondere prima di tutto a quegli abbonati che mi chiedono un consiglio utile e solo successivamente a quelli, se ci riesco, che chiedono conforto psicologico. Mi scuso con tutti quelli che mi hanno scritto due parole e ai quali non sono riuscito a rispondere.
Ma andiamo al sodo: inizia un ciclo ribassista ? Allora partiamo dall'analisi ciclica: sul Sequential di Thomas Demark a livello mensile abbiamo un conteggio di 13 barre che si è esaurito su quasi tutti gli indici e soprattutto su quelli principali. E sto parlando di DAX, Eurostoxx, Russell 2000, Nasdaq e altri ancora. Ma non sul nostro indice, forse perché non vale niente. Per i lettori che non sanno cosa è il Sequential pubblico qui sotto un grafico in cui si mostra che dopo il completamento del conteggio "magico" di 13 barre rialzista il mercato dovrebbe scendere (magistrale il caso sul Comit che riproduco di seguito):
Ora l'interpretazione "a voce" del Sequential data dall'autore Thomas Demark è diversa da quella data sul libro (pubblicato da Trading Library tradotto dall'inglese) nel senso che Demark interpreta il completamento del Sequential come un punto di svolta del mercato, punto di svolta che se non è rispettato il mercato può rimangiarsi nella direzione originale spesso con una forza incredibile. Allora il Sequential non serve a niente ? No, per prima cosa richiama a livello tecnico l'attenzione sul fatto che siamo vicini ad un punto di svolta, nel peggio o nel benissimo. In secundis deve essere interpretato: se stai uscendo dalla peggiore crisi finanziaria della recente storia moderna e molti indici sono ritornati esattamente allo stesso posto in cui erano 15 anni prima (vedi il Nasdaq) o sono ancora inferiori a 15 anni fa, beh c'è poco da ragionare, di grandi patatrac non dovrebbero essercene, fino a quando i dati macro sono quelli che sono stati annunciati proprio mentre scrivo:
http://www.markiteconomics.com/Public/PressRelease.mvc/eb4e23208ca14325a02496aa6571819c?s=1
Oppure mentre il mood delle banche internazionali di investimento è quello di questo titolo di Deutsche Bank: "The sun is shining again: European banks rebound" (il sole sta splendendo di nuovo, le banche europee rimbalzano).
E non sto citando la solita Goldman Sachs di cui penso avrete piene le tasche e siccome ne avete piene le tasche mi permetto solo di citare il report di ieri: "Does a bearish consensus mean EM assets may actually bounce?" dove spiega come quando tutti sono negativi sugli Emerging Markets c'è una sorpresa al rialzo e il mercato arriva sul fondo. Per il momento Goldman non vede il catalizzatore per la ripartenza ma sostanzialmente dice che siamo sul fondo: quanto duri non lo sa ma ci siamo. Il catalizzatore potrebbe essere una crescita cinese superiore alle attese, un atteggiamento ancora neutro sui tassi della Fed, insomma qualcosa che cambi le aspettative (non la realtà … aggiungo io) e la salsa per la ripresa è pronta. E questo atteggiamento, sostiene la Goldman, è provato essere storicamente corretto (soprattutto il rapporto di underweight sugli EM, quando è al minimo o quando è al massimo segnala una inversione di tendenza, e noi siamo al massimo).
Conclusione ? Tecnicamente il nostro mercato è in congestione ora come lo era un anno fa. Non cambia nulla. E' vero, è scattato qualche stopma è come fare a botte: non vai a fare a cazzotti sperando di darle soltanto, ogni tanto qualche pugno ti deve arrivare. L'importante per ora è controllare il rischio, il rendimento pensa da solo a sé stesso.
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