Nelle ultime ore abbiamo elaborato diversi i dati economici giunti dal Giappone.
La spesa delle famiglie giapponesi ha mostrato il primo incremento da oltre un anno: +4,8% tendenziale in maggio, oltre le previsioni degli economisti, fissate a +3,4%.
Mercato del lavoro. Importante indicazione anche dal mercato del lavoro dove in maggio si conferma un tasso di disoccupazione al 3,3%, il minimo da 18 anni, e prossimo a quello che viene considerato un livello di piena occupazione.
Prezzi. Leggermente più deboli i dati relativi ai prezzi, che confermano come il target del 2% della banca centrale rimanga ancora lontano: l'inflazione 'core' del paese si è attestata solo ad uno 0,1% annuo in maggio, anche se le attese erano per un dato piatto; il dato 'core core' è risultato pari allo 0,4%, mentre l'inflazione dell'area di Tokyo, che guarda un mese avanti, è stata dello 0,1% annuo in giugno (dato 'core'), in linea con le attese.
Concludendo. Sebbene il mercato nipponico sia di breve tirato, restiamo positivi sul Giappone, mentre ricordiamo che la nostra view sulla Cina non è più positiva.
Sull'argomento Cina: tutti nostri indicatori macro-tecnici di breve-medio periodo ci segnalano di uscire dalle posizioni ed attendere nuove indicazioni prima di ritornare long.
