GRECIA: L'ACCORDO SEMBRA PIU' VICINO
L'accordo necessario ad evitare il default del paese a fine giugno sembra finalmente avvicinarsi.
Le nuove proposte di riforma presentate ieri da Atene, che comprendono aumenti di tasse e graduale innalzamento dell'età pensionabile, sono state accolte positivamente e hanno ricevuto un primo assenso da parte di Dijsselbloem che le ha definite una base di discussione per chiudere un'intesa. L'obiettivo, è di arrivare ad un'approvazione del piano da parte dell'Eurogruppo domani sera, in modo che possa avere l'imprimatur dei leader della zona euro nella mattinata di giovedì.
BTP: ANCHE I MERCATI CREDONO AD UN POSSIBILE ACCORDO
Anche il mercato sembra credere all'accordo sulla Grecia. Ieri, infatti, l'obbligazionario italiano ha registrato una seduta di forti rialzi, con lo spread su Bund che ha raggiunto il livello di 120 punti base per poi chiudere a 128.
Il tasso sul Btp a 10 anni ripartirà stamane dal 2,17%, dopo aver toccato ieri un minimo di seduta al 2,08%, sui livelli più bassi da inizio giugno.
PMI CINA
Intanto ad oriente si hanno i primi segnali di stabilizzazione dal settore industriale cinese anche se il settore continua a contrarre la propria attività. L'indice Pmi a cura di Markit/Hsbc si è portato a 49,6 da 49,2 di maggio contro un valore previsto dalle attese di consenso pari a 49,4: si tratta di un buon valore rispetto a quelli registrati negli ultimi mesi anche se si tratta della quarta lettura consecutiva sotto la soglia dei 50 punti, spartiacque tra crescita e contrazione.
Continuiamo a suggerire di vendere la Cina, in forma tatttica, sui eventuali rialzi.
PMI GIAPPONE
L'attività del settore manifatturiero giapponese è tornata a contrarsi leggermente a giugno, dopo la parentesi positiva di maggio. L'indice Pmi preliminare a cura di Markit/Jmma è sceso a 49,9 da 50,9 del mese precedente.
