Un duro commento di un lettore sull'operazione deliberata


Un attento lettore s.p. ci manda l'allegata lettera su Villa d'Este.Ancora una volta i piccoli azionisti si auguravano proposte differenti. . L'operazione sul capitale(fusione inversa) infatti non è esattamente quanto è stato richiesto a gran voce in assemblea da un ventennio.

Anche chi scrive aveva propugnato la riquotazione dell'azione Villa d'Este, prima quotata sul Mercato Ristretto milanese e poi sullo sfortunato TEMEX..La riquotazione era stata infatti deliberata il 6 marzo 1992,ma poi non venne attuata.

Per facilitare gli scambi di questo gioiellino, un pozzo di liquidita',detentore di un palazzo di circa 500 anni d'eta' considerato tra i 10 migliori alberghi del mondo ,con utili esaltanti e 700 soci avevamo spinto infatti piu' volte per una quotazione,senza successo prendendo piu' volte la parola in assemblea.. Il pacchetto di maggioranza era poi passato ad investitori italiani a quotazioni stratosferiche,ma nessun piccolo azionista aveva gioito. L'azione non era infatti quotata ufficialmente ed i piccoli non ne trassero benefici. in quanto non soggetta alla legge dell'OPA:

L'azione era prima della vendita scesa fino a 3-5 euro sul Temex,,,Ora passa saltuariamente di mano ( da un anno non mi risultano scambi) tra 16 e 18 euro tra privati,ma siamo a cifre ridicole rispetto alle quotazioni pagate per il pacchetto di maggioranza ( chi voglia approfondire legga i nostri articoli di anni fa nella sezione "archivio").
Ora il 7 luglio la controllante ,Finanziaria Lago, incorporera' la controllata Villa d'Este e ne prendera' il nome.

Vi riporto in calce la lettera ricevuta dal lombardreport.com e dal sottoscritto da parte di s.b,, .Non rispondiamo,né commentiamo per ora questa lettera.Ci limitiamo a pubblicarla…. Riporteremo pero' le critiche che riceveremo eventualmente per questo pezzo ( o quanto diranno i vertici in assemblea dove saremo presenti ) su queste colonne.Infatti aspettiamo di sentire le ragioni che hanno spinto a tale mossa in assemblea ed eventualmente,se non convincenti, le criticheremo.

Segnalo soltanto che la distribuzione limitatissima degli utili ,citata nella lettera,è stata quasi sempre una caratteristica della societs',ma che la stessa ovviava a tale dividendo basso offrendo spesso azioni gratuite come nel 1978 (,1 ogni due gratis),1979 (1 :2 gratis) 1982( 1:1 gratis), 1983( 1:2 gratis,) con frazionamento di azioni (1984), ,con nuova assegnazione gratuita (1 :4 gratis) 1985 etc etc Questa pratica,apprezzata molto dai soci, è purtroppo scomparsa da tempo..

Spett. lombardreport, vorrei segnalarvi un'operazione societaria annunciata lo scorso 29 maggio da Villa d'Este spa (proprietaria dello storico hotel a Cernobbio, dove ogni anno si svolge il famoso Meeting Ambrosetti e di Villa la Massa a Firenze) consistente nell'intenzione di procedere ad una fusione per incorporazione (con indembitamento, ex 2501-bis cc) della controllante Finanziaria Lago spa (facente capo al gruppo Fontana), tutti i documenti inerenti sono visionabili sul sito http://www.villadeste.com/it/146/comunicazioni.aspx [1]; villa d'Este è una società (fino ad oggi) florida, con un patrimonio (al 31-12-2014) di 79.952.000 euro (in costante aumento), che continua a 'macinare' utili (6.499.000 euro nel 2014, in aumento rispetto al precedente esercizio del 19%); nel 2007 il gruppo Fontana acquista dalla precedente controllante e da altri piccoli azionisti il pacchetto di maggioranza (circa 65%) per 260 mln di euro, finanziata in buona parte da Banca Intesa (quest'ultima vicenda oggetto di un'interrogazione in parlamento da parte del sen. Lannutti) e da quel momento la situazione cambia: ogni anno, senza alcuna giustificazione valida, viene distribuita solo una piccola percentuale di utili (per due anni nessuna distribuzione) nonostante il buon andamento della società, mentre la maggior parte dei risultati economici viene imputata a riserva straordinaria; risultato di tutto ciò? una società con delle riserve 25 volte superiori al suo capitale; negli ultimi due anni nell'assemblea diversi soci di minoranza avevano proposto un aumento gratuito di capitale ma dagli amministratori e dall'azionista di riferimento non venne data nessuna adesione. Finalmente lo scorso 28 maggio si è svelato l'oscuro disegno che da 8 anni muove le decisioni (finora poco comprensibili) dell'organo amministrativo e della Finanziaria Lago: viene depositato un progetto di fusione per incorporazione in Villa d'Este di Finanziaria Lago; la prima con un patrimonio di 79 mln di euro, la seconda (a causa del debito contratto nel 2007 per acquisire il pacchetto di maggioranza della società di Cernobbio) con un debito di 113 mln di euro verso Banca IMI e Popolare di Sondrio, ultima tranche del finanziamento acceso nel 2007. Tutta l'operazione viene giustificata con motivazioni ridicole e il tutto risulta essere una mera ristrutturazione del debito contratto dalla finanziaria facente capo ai Fontana. Risultato? La finanziaria Lago si ripaga i debiti contratti nel 2007 con il patrimonio di Villa d'Este, la quale dovrà accendere un finanziamento di 80 mln (pari al patrimonio netto al 31 dicembre) garantito da ipoteca (su villa d'este? Su villa la massa?) che banca Imi si è detta disposta a concedere. E agli azionisti di minoranza cosa rimangono? Debiti, almeno fino al 2027. Links: ——— [1] http://www.villadeste.com/it/146/comunicazioni.aspx

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

Non accontentarti solo degli articoli Free!

Registrati gratuitamente e avrai accesso senza limitazioni ai servizi premium per 7 giorni!