SIAMO STATI STOPPATI SU...e ulteriori considerazioni.


Dopo la fumata nera nelle trattative tra la Grecia e i creditori internazionali nel weekend a Bruxelles l'ottava inizia con vendite diffuse su tutte le Borse del Vecchio continente, che ormai da una settimana registrano sedute altalenanti ma con trend negativo sul timore di un'uscita di Atene dall'Eurozona.
Del resto le dichiarazioni da ambo le parti sembrano più di intransigenza che non di convergenza verso la definizione della ristrutturazione del debito greco. Ma ripetiamo che in fondo sono solo dichiarazioni ma di atti veri e propri, neanche l'ombra.
Lo stallo quindi prosegue in attesa del vertice dell'Eurogruppo di giovedì prossimo 18 Giugno ma in realtà, come scrivevamo nell'articolo di sabato scorso, un accordo entro fine mese resta possibile in quanto questa è la data di scadenza di una tranche di debito da 1,6 mld. € che Atene è chiamata a rimborsare al Fmi. Anche se lo stesso Fondo Monetario Internazionale è tornato a chiedere sacrifici più importanti alla Grecia e ai creditori internazionali di accettare in sostanza la ristrutturazione del debito chiesta dal governo Tsipras, concedendo loro rimborsi più lunghi ed a tassi più bassi.
Quindi per noi, la possibile data della dead-line (dentro o fuori dall'Euro) è prevista per fine mese e non il 18 p.v.

Inoltre ad alimentare ancor più l'incertezza sui mercati, è uscita una dichiarazione ufficiale del Ministero della Difesa russo che avverte che qualsiasi distribuzione di armamenti USA nell'area del Baltico equivarrebbe ad "un passo più aggressivo da parte del Pentagono e della NATO dai giorni della Guerra fredda" e pertanto la Russia sarebbe costretta ad aumentare considerevolmente la presenza di proprie forze armate nei confini occidentali.

Questo stato di cose ha portato i listini europei ed in scia quelli USA, a registrare una perdita di oltre il – 2% per i primi ed intorno al – 1% per i secondi. Vedremo nei rispettivi orari di chiusura se riusciranno a recuperare parte delle perdite o se inizia una settimana di passione dove la negatività potrebbe avvitarsi su sé stessa facendo saltare diversi livelli di supporto.

Un rapido commento ai non buoni dati macro USA usciti nel pomeriggio relativi alla produzione industriale nel mese di Maggio, uscita a – 0,2% da attese degli analisti per un + 0,3%, in frenata anche la capacità di utilizzazione delle fabbriche uscita a + 78,1% contro attese per un + 78,3%.

Passando ora al nostro Portafoglio azionario, da registrare una vendita in STOP secco sul titolo MICROSOFT ed anticipiamo già da ora che salvo forti recuperi nell'ultima ora di contrattazione, scatteranno lo Stop loss anche su BIESSE e lo Stop Profit su BANCA GENERALI.

MICROSOFT (MSFT.NASDAQ) (US5949181045) A 45,50 $.

LA REDAZIONE.

(articolo di Sandro Mancini)

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