SIAMO STATI STOPPATI SU...ED IN PROFIT SU...


Ieri mattina gli indici azionari europei avevano cercato di realizzare un rimbalzo dopo le pesanti perdite pregresse, ma nella tarda mattinata, complici le pesanti vendite sul BUND e sui bond periferici, i guadagni si polverizzavano ed i mercati passavano in territorio negativo. La negatività si accentuava nel pomeriggio, questa volta complici, prima l'uscita del brutto dato macro USA del survey ADP di Aprile del quale parleremo a parte, poi in apertura del cash, l'equity USA ha iniziato a perdere colpi non supportato più dalla propria valuta che aveva iniziato la sua discesa dopo il dato ADP.
Nonostante questa combinazione di fattori, in chiusura del cash gli indici europei riuscivano a riportare leggeri guadagni, ad eccezione dello SMI svizzero e dell'EOE olandese che chiudevano in perdita, grazie anche alla diminuita pressione di vendita sui Bond.
Questa mattina ritroviamo lo stesso quadro di fine mattinata di ieri e cioè grande pressione di vendita sul Bund e bond periferici, Euro in ulteriore guadagno ed indici azionari sui carboni ardenti.
In questi momenti notiamo che il peggiore indice è l'IBEX spagnolo che perde il – 2,00%, seguito dall' EUROSTOXX50 e dal CAC40 con – 1,85% ed a seguire lo SMI e L'EOE a – 1,50% ed infine il DAX ed il nostro FTSE-MIB a – 1,30% ca.
Probabilmente questa fase di negatività proseguirà fino a fine settimana, il che non deve essere preso negativamente dagli investitori, in quanto con l'assorbimento dell'ipercomprato ed il conseguente scarico degli oscillatori verso l'ipervenduto, si potrebbe creare una base di prezzi dove poi sia conveniente riposizionarsi in acquisto per raggiungere nuove vette con la rottura dei precedenti massimi.

Passando ora ai mercati azionari USA, dicevamo che ieri è uscito il dato macro del survey ADP del mese di Aprile a 169.000 nuovi occupati contro un consensus di 200.000, essendo un anticipatore del ben più importante dato macro in uscita venerdi prossimo sui Nonfarm Payrolls di Aprile, non depone favorevolmente per un uscita con attese tra i 220.000 ed i 230.000 nuovi occupati.
Pertanto questo dato ha portato gli indici USA ad aprire il cash in negatività che si è accentuata nella prima ora di contrattazione, per poi recuperare parte delle perdite andando a chiudere con il DOW a 17841,98 (- 0.48%), l'S&P500 a 2080,15 (- 0,45%) ed il Nasdaq100 a 4379,75 (- 0,67%).
Questa mattinata anche i futures, in scia agli indici europei , sono in perdita del – 0,55% ca.
Da ricordare che oggi sono in uscita i dati macro sui nuovi sussidi di disoccupazione, mentre domani oltre ai già citati Nonfarm Payrolls, sono previsti in uscita il tasso di disoccupazione totale relativo al mese di Aprile (Unemployment Rate) atteso a + 5,4% e il dato sulla media delle ore lavorative settimanali sempre in Aprile (Average Weekly Hours) atteso a 34.5, importante indicatore inflattivo.

Infine uno sguardo al nostro Portafoglio azionario che tra ieri sera ed oggi presenta numerose novità. Ieri sera abbiamo venduto in profit l'ultima metà della posizione sul titolo del Nasdaq, CERNER, mentre questa mattina sul fronte francese abbiamo venduto sempre in profit l'ultima metà della posizione sul titolo LEGRAND, mentre abbiamo venduto in stop secco tutta la posizione sul titolo:

– TF1 (TFI.PA) (FR0000054900) A 14,90.

LEGRAND (LR.PA) (FR0010307819) A 49,44.

CERNER (CERN.NASDAQ) (US1567821046) A 70,84 $.

LA REDAZIONE.

(articolo di Sandro Mancini)

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