Portafoglio azionario - Considerazioni


Le dichiarazioni nella giornata di ieri di Benoit Coeurè, economista francese membro del comitato esecutivo della BCE, circa la possibilità di aumentare l'importo degli acquisti da parte della BCE nei mesi prossimi prima della pausa estiva, dove gli scambi diminuiscono molto di volume, quindi un'anticipazione più consistente degli acquisti prima dell'inevitabile contrazione dovuta ai mesi dove la maggior parte degli investitori prendono le ferie, inoltre che il tasso di deposito, attualmente al -0,20%, potrebbe essere fissato anche in percentuale più negativa.
E le dichiarazioni di Christian Noyer, governatore della Banca di Francia, circa la possibilità di estendere il QE oltre la scadenza fissata per Settembre 2016 in caso di mancato target dell'inflazione nell' Eurozona, hanno de facto, prodotto un indebolimento dell'Euro, un ribasso dei rendimenti dei bond decennali e conseguentemente un forte rialzo degli indici azionari europei, che neanche un dato ZEW tedesco inferiore alle attese è riuscito a frenare (65,7 contro 68,0 la situazione corrente) e (41,9 contro il 49 il dato sentiment), facendo chiudere i listini DAX, EUROSTOXX50, CAC40, EOE e FTSE-MIB oltre il + 2,00% mentre l'IBEX e lo SMI oltre il + 1,00%.
Oggi notiamo un assestamento degli indici europei sui livelli di ieri, da ricordare comunque che sia l'indice DAX, che l'EUROSTOXX50 ed il CAC40, graficamente lasciano aperto un gap up che verrà chiuso ai seguenti rispetti livelli: 11595, 3595 e 5026.
A proposito delle dichiarazioni dei due economisti francesi, vedremo domani, giovedi 21 Maggio, se le loro parole verranno confermate dal Presidente della BCE, Draghi, nella riunione di politica monetaria.

Passando ora agli indici USA, notiamo che sia ieri l'altro che ieri hanno aggiornato i max storici l'S&P500 Index a 2133,02 ed il DOW a 18351,36 mentre il Nasdaq100 è ancora lontano ca. un punto e mezzo percentuale dal massimo relativo fatto registrare lo scorso 27 Aprile.
Comunque a livello di momentum non registriamo picchi di volatilità o di ipercomprato sui suddetti indici.
Per quanto riguarda il calendario macro, da rimarcare l'uscita delle minute del FOMC di questa sera, l'indice previsionale delle condizioni manifatturiere del mese di Maggio rilasciate dalla FED di Philadelphia nella giornata di domani giovedi 21 ed infine i dati dell'indice CPI ed il suo dato "core ex-food & energy" annualizzati, relativi al mese di Aprile, rilasciati nella giornata di venerdi 22 Maggio.

Infine uno sguardo al nostro Portafoglio azionario, dove ieri abbiamo acquistato il titolo bancario FINECOBANK ed inserito un nuovo titolo italiano MONCLER (che oggi fortunatamente ritraccia senza aver colpito il nostro livello di BUY) e saremmo tentati dal voler inserire qualche altro titolo internazionale, ma proprio la mancanza di forza relativa degli indici, ci fa propendere per un ulteriore attesa per non incappare nella situazione altalenante di market news dei giorni scorsi, dove è più facile incappare in uno STOP loss che non in un profit.

LA REDAZIONE.

(articolo di Sandro Mancini)

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