FED: RIMANDATO IL RIALZO DEI TASSI
Il principale spunto del giorno riguarda le prospettive sul rialzo dei tassi Usa: la Federal Reserve, infatti, al termine della due giorni del Fomc, ha rivisto al ribasso le prospettive per il mercato del lavoro per la prima economia mondiale, lasciando intendere che per l'atteso rialzo dei tassi occorrerà forse aspettare almeno sino al terzo trimestre.
Come avvenuto sino ad ora si naviga quindi a vista. Si procederà ad una verifica puntuale e cadenzata (meeting per meeting) dello stato dell'economia per verificare se sussistano le condizioni per un incremento graduale sulla base dai dati macro.
Ieri a poche ore dal termine della riunione, è infine stato diffuso il deludente dato sul Pil relativo al primo trimestre, attestatosi a 0,2% a fronte di attese per 1%: le ripercussioni sui mercati hanno fatto registrare perdite pesanti.
GRECIA: DOMINA L'INCERTEZZA
Ieri la nota agenzia Moody's ha tagliato il rating ellenico portandolo in valutazione Caa2 da Caa1: principale motivazione è legata all'incertezza sull'esito delle trattative sul debito ellenico.
Uno dei principali attori dei negoziati, Varoufakis (sopra in foto), ha rivendicato di essere il responsabile delle trattative.
Intanto una fonte bancaria ha detto che la Bce ha aumentato di 1,4 miliardi di euro il programma Ela a disposizione delle banche elleniche, facendo salire il plafond a 76,9 miliardi.
BOJ: NESSUNO STIMOLO ULTERIORE
Pubblicati i dati macro relativi alla produzione industriale giapponese di marzo. Il dato ha evidenziato un calo per il secondo mese di fila registrando una contrazione dello 0,3% a fronte di attese per -2,3%.
Intanto nella notte la Banca centrale nipponica, come peraltro era ampiamente atteso, ha lasciato invariata la propria politica monetaria evitando di introdurre ulteriori elementi di stimolo all'economia.